Vincenzo Montella si prepara alla sfida di domani contro il Parma in programma alle ore 18. La Fiorentina, che si è riscattata a Sassuolo dopo la beffa del 1-2 subìto dalla Lazio, dovrà fare a meno di Ribery e Pezzella, entrambi squalificati. Sarà un undici titolare giovanissimo quello che vedremo in campo domani al Franchi, con 4-5 elementi del settore giovanile in panchina e Badelj unico “veterano” ad aggiungere esperienza a centrocampo. Oggi in conferenza stampa, dopo le parole del presidente Commisso, l’allenatore della Fiorentina ha presentato il match.
L’allenatore si è dichiarato soddisfatto della classifica e della partita infrasettimanale: “Abbiamo vinto in rimonta, la prima per noi. Quella di domani non sarà una fida facile. Il Parma ha soltanto un punto in meno in classifica, ha una rete subita in più, mentre il numero dei gol all’attivo è lo stesso. Fondamentali per me saranno i cambi e l’energia di chi subentrerà. Le partite si decidono negli ultimi minuti”.
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Rassicurazioni arrivano sulle condizioni fisiche di Lirola: “Si è allenato e sta bene. Caceres invece no. Vlahovic è in condizioni migliori rispetto a Pedro, ma ha bisogno ancora di completarsi nella gestione della partita, mentre Boateng può dare più garanzie in termine di partecipazione e lettura delle situazioni. Per quanto riguarda Sottil, non è stato aiutato dalla squadra ad essere più offensivo. L’idea era quella di importare un raddoppio con Pulgar, sul modello del passato con Cuadrado e Pasqual”.
Montella è tornato poi a parlare del “caso VAR”: “Gli errori sono stati ridotti all’osso, ma quando capitano contro rimangono più impressi. Ha risolto comunque problematiche sul fuorigioco, come nel caso del gol che abbiamo subìto da Correa e per i casi di gol fantasma”.
Ribery è squalificato ma il francese non si allena da 7 giorni: “Ha un problema al ginocchio, precedentemente affiorato, ma penso che domani o dopodomani tornerà ad allenarsi. Certe cose non posso dirle per questione di privacy, fa parte del mio lavoro”.
È ancora presto per fare previsioni, ma una spinta in più è data sicuramente dal legame tra squadra e tifoseria: “Dopo il Brescia sembrava si fosse rotto l’equilibrio. Dobbiamo lavorare e tenere accesa la sinergia con i tifosi e società. I giocatori ci mettono l’anima. Il resto lascia il tempo che trova”.