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Data: 01/11/2017 -

Monopoli, il miglior attacco è la difesa: Bardini para, benvenuto al Sud

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Nel calcio professionistico italiano, solo Pisa (3) e Renate (4) hanno fatto meglio. E chissà che effetto fa condividere il gradino più basso del simbolico podio con la Roma, entrambe a quota 5. Parliamo di reti al passivo e di Monopoli. Tra i segreti della rivelazione principe del girone C di serie C, oggi seconda a 22 punti, -4 dal Lecce capolista, un ruolo di primo piano è rivestito dal reparto arretrato: difficile pensare al contrario, con un ex difensore come Massimiliano Tangorra sulla panchina del Gabbiano. A fare da guardiano alla porta nel 3-5- 2 del Gabbiano, da un mese e mezzo, c’è un 21enne nato a Firenze e passato per Prato e Cesena prima di conoscere il Sud da calciatore: Lorenzo Bardini. “Mi trovo benissimo, nei primi giorni ero terrorizzato, lo confesso –sorride, ndr- Non ero mai stato così lontano da casa, dopo qualche giorno mi sono ambientato. Ora faccio fatica a tornare su”). Toscanaccio purosangue per nascita (“Ho vissuto a Livorno, il mare è nelle mie corde”) e primi passi calcistici, Bardini è diventato titolare nel quinto turno di campionato, complice l’infortunio del titolare Bifulco, e non ha più mollato quel posto. “La dose di fortuna ci vuole sempre, però sta a me dimostrare di meritare un posto da titolare”. Sette partite, quattro reti al passivo, tre clean sheets e la sensazione di un’autorità in costante crescita. Gli insegnanti, d’altronde, sono stati di ottimo livello: Neto, Tatarusanu e Rosati a Firenze, con Cristiano Lupatelli nella doppia veste di compagno di squadra prima e preparatore poi: “E’ stata la mia culla, mi hanno allevato, era bello vedere come facessero tutto con grande semplicità”.

LoreBardo12, come si chiama su Instagram, è già innamorato di Monopoli, tappa scelta in estate “per giocare –spiega Lorenzo- a Cesena avrei fatto il terzo e in questo momento della mia carriera trovare il campo è troppo importante”. Guai, però, a discostarsi dall’obiettivo principale: “Adesso sappiamo che abbiamo qualcosa in più, ne siamo consapevoli: dobbiamo continuare a pensare solo alla salvezza”. I punti in classifica sono 22, il cammino è già a metà. “Primo obiettivo deve essere quello, poi certo non ci fermeremo”. Parla da veterano, Lorenzo, guardando già al mercato di gennaio: “Sono certo che ci saranno tanti movimenti, girone di andata e di ritorno saranno quasi due campionati distinti”. Al ‘Veneziani’, però, il Monopoli vive nell’entusiasmo: “L’ambiente ci sta dando una mano importante durante le partite –ammette Bardini- nello spogliatoio, poi, conta molto la compattezza dell’organico. C’è tanta voglia di migliorare sia a livello personale che collettivo”. Nei modelli di Lorenzo c’è la scuola italiana dei portieri: “Di quel livello non ce ne sono, siamo al di sopra dal punto di vista tecnico, Buffon ne è stata la testimonianza più fulgida”. Nella sua quotidianità trovano sempre posto i martellanti allenamenti di mister Tangorra: “E’ molto attento alle palle inattive, spinge tanto sulla fase di possesso, ci tiene sempre con le antenne dritte –racconta- ogni giorno siamo lì a lavorare per migliorare ogni singolo difetto”.

Il segreto del Gabbiano che vola sembra essere quello: un mix di esperienza e gioventù nello spogliatoio, unito alla cultura del lavoro. Bardini scalda i guantoni, con moderata follia (“Esuberante o introverso? Sono nel mezzo. Come ogni portiere ci vuole un po’ di distacco dalla partita, ma occorre anche esserci dentro emotivamente, solo così riesco a dare il meglio di me”) e la memoria dei nonni (“Penso a loro prima della partita, non ci sono più”). All’estetica preferisce l’utilità: “Non è una parata in cui mi sono piaciuto, ma la più importante è quella contro la Casertana sul punteggio di 1-0 per noi, poi abbiamo vinto 3-0”. Para e difende una delle porte meno battute d’Italia, Lorenzo. “Andó amma scì co che sta squadr” recita una delle foto più recenti postate sui social, dove Bardini compare con lo staff tecnico. “Dove dobbiamo andare con questa squadra?”. Bella domanda: a Monopoli con le risposte sognano.



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