Burgos, adiós al Cholo: il folle stratega allenerà da solo
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Data: 04/06/2020 -

Burgos, adiós al Cholo: il folle stratega allenerà da solo

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Dopo nove anni insieme a Simeone all'Atletico Madrid, il 'Mono' ha deciso di allenare: "Vi farò vedere chi sono". L'hanno chiamato 'folle', ma dietro il personaggio si nasconde un innovatore
Dopo nove anni insieme a Simeone all'Atletico Madrid, il 'Mono' ha deciso di allenare: "Vi farò vedere chi sono". L'hanno chiamato 'folle', ma dietro il personaggio si nasconde un innovatore

“Il numero uno dei numeri due” lascia De Niro e inizia da solo, in panchina, come aveva fatto prima che il regista lo scritturasse. Burgos e Simeone, Joe Pesci e De Niro, come amavano definirsi. In risposta a chi li aveva bollati come “Asterix e Obelix”, soprattutto per sfotterli. 

Il ‘Mono’ Burgos ha salutato il Cholo dopo nove anni: “È arrivata l'ora di allenare, vi farò vedere chi sono”. Non sarà più il suo vice all’Atletico, interrompe un rapporto di amicizia e stima iniziato a Catania nel 2011, dopo una chiamata di Pulvirenti. Se il Cholismo è stato un quadro, ieri ha ricevuto il suo primo sfregio, e a penna.

 Il ‘Mono’ è sempre stato un passo dietro Diego. Un vice con la ‘cabeza dura’ e un po’ funambolo, incazzoso e tosto. Otto anni fa, durante un Clasico, minacciò Mourinho di “staccargli la testa” e partì come un toro accecato dal rosso, ma a lui bastava il ‘Blanco’. Stazza da gorilla, solo che lui viene chiamato il ‘Mono’. La scimmia. Colpa del suo primo allenatore al Ferro Carril e di una storica gaffe: “Qué tan alto eres, parece... un mono!”. Voleva dire gorilla, è rimasto 'scimmia'.  

SODALIZIO

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Finisce un’era iniziata in Italia e continuata in Colchonero, dal Vicente Calderon al Wanda, dalla Liga ai sette trofei vinti, due con Burgos in panchina: la finale di Europa League del 2018 e la Supercoppa dello stesso anno, contro il Real. Simeone squalificato, Atletico a Burgos e due trofei.

Il ‘Mono’ è stato spesso dipinto come un folle, in modo caricaturale, con gli occhi fuori dalle orbite per un fallo non fischiato e ganci destri alla Rocky Balboa: a Maiorca, nel 2000, tirò un pugno a Serrano dell’Espanyol e si beccò 11 giornate di squalifica. Giocava in porta, ha disputato due mondiali con l’Argentina ed è stato uno dei primi a usare il cappello in match ufficiali. Tre anni all’Atletico dal 2001 al 2004, uno spot pubblicitario e un rigore parato ‘di faccia’ a Luis Figo. Risultato? Emorragia al naso. 

Innovatore, consigliere, uomo di fiducia. Per anni, unico e il solo, ha detto più volte a Simeone cosa fare e come agire. Nel 2014, in un Getafe-Atletico, Google lo usò per una dimostrazione dei suoi nuovi occhiali ‘Google Glass’, la lettura dei dati in tempo reale. 

INNOVATORE, CANTANTE

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Stratega dei calci piazzati, uno dei marchi di fabbrica cholisti. Soluzioni multiple da calcio d’angolo: in area si va in massa, poi c’è chi va sul primo, chi si posiziona tra il dischetto e la porta e chi si piazza sul secondo palo per fare una sponda. Mandzukic, Miranda, Gimenez, Godin, Saul. I bomber da fermo sono nati così.   

Un metro e 88 di capelli arruffati, rughe di vita vissuta, sguardo criptico ma intelligente, molti tatuaggi. Uno di questi, la linguaccia dei Rolling Stones, è dedicato alla sua vecchia vita. Il ’Mono’ è stato anche un ‘rockettaro’: tra il 1999 e il 2005 ha inciso 4 album con i “GARB”, la sua band, chiamata così per le iniziali del nome tatuati sulle nocche della mano destra (Germán Adrián Ramón Burgos). 

Il calcio resta la sua ossessione, non potrebbe guardare nient’altro: “Cosa dovrebbe piacermi, il tennis? Ti stai pisciando sotto e non puoi uscire, non puoi parlare, passa un aereo e il gioco si ferma”. One man show, ha sempre cercato lo spettacolo e lo farà pure in panchina, a 51 anni, pronto a uscire da dietro le quinte.

Nel 2010 aveva allenato il Carabanchel a Madrid, ma Simeone lo convinse a firmare a Catania iniziando il sodalizio. De Niro e Joe Pesci, Scorsese e Di Caprio, Burgos e Simeone. Provate a prenderli, i due argentini. Soprattutto ora che saranno due numeri uno.

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