Dalla Ligue 2 alle semifinali di Champions, la scalata del Monaco è anche merito di Andrea Raggi. Il difensore ligure è alla quinta stagione con i biancorossi e vede la finale di Cardiff all'orizzonte. Di fronte la Juventus, che ha il medesimo obiettivo e un precedente favorevole.
"Di sicuro è un sorteggio tosto" - dichiara Raggi nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport - "La Juve resta di primissimo ordine. Anzi, sono più forti di due anni fa. Ma lo siamo anche noi. E per noi è la rivincita. L’eliminazione del 2015 ci è rimasta di traverso. E’ l’occasione giusta per rifarci, magari con gli interessi visto che in palio c’è la finale. Per me è una sfida un po’ speciale, gioco pur sempre contro una rappresentante del mio Paese ed è la seconda volta in due anni contro la Juve. Si vede che è destino. Vengo da una famiglia di juventini, anche se ho un debole per l’Inter, passione ereditata da nonno Iorio che mi fece iniziare a giocare a calcio. Mettiamola così, per me è come se fosse una sorta di derby d’Italia".
Nella Juve ci sono tre amici: "Il mio ex compagno di squadra a Empoli, Marchisio. Buffon, un compaesano di Marina di Carrara. E con Chiellini giocavo nell’Under. Due anni fa a Torino erano contenti di aver pescato il Monaco, ora penso lo siano un po’ meno. Facciamo paura a tutti e con la Juve abbiamo un conto in sospeso. In difesa rimangono impressionanti. Secondo me la BBC (Bonucci, Barzagli e Chiellini) è sempre al top. Per non parlare di Buffon. E in più hanno Higuain e Dybala. Toglierei loro di sicuro Dybala. E per fortuna all’andata non ci sarà Khedira che è un valore aggiunto".
I progressi del Monaco: "Nel 2014 avevamo una squadra giovane e ribelle, ma ora giochiamo in modo spregiudicato. Da centrocampo in su non guardiamo in faccia nessuno. Mbappé? Un vero fenomeno. Quando lo affronti in allenamento ti devi fare il segno della croce e sperare che sbagli qualcosa per fermarlo. Nell’uno contro uno è velocissimo, ha un’ottima tecnica. E’ un ragazzo sereno. La pressione della semifinale? Se è per questo doveva accadere anche prima di City e Borussia. Ha segnato a entrambe. Speriamo continui a sentire allo stesso modo la pressione anche contro la Juve, così gliene fa altri due".
Sul paragone con Henry: "Con lui condivide fiuto del gol e velocità. Ma Henry era molto più possente fisicamente. Kylian ha tutto per farsi un nome suo. Falcao? Qui ha ritrovato le condizioni ideali per tornare El Tigre. Aveva sete di rivincita dopo gli infortuni e i due anni deludenti in Premier. E’ un grande professionista, un leader, e soprattutto un top player. Rybolovlev? Al primo anno gli serviva forse farsi un nome con stelle e milioni, ma il vero progetto è cominciato dopo, coltivando i campioni del futuro, nelle migliori condizioni. Se un ragazzo sbaglia alla Juve si brucia. Da noi possono sbagliare, ma poi sono comunque seguiti e fatti crescere".
I gioielli del Monaco sono diversi: "Bernardo Silva, Lemar, Fabinho, Bakayoko, in pochi ci avrebbero scommesso, invece possono giocare in qualsiasi grande squadra. Ci metto dentro pure Mendy, ottimo terzino". Im chiusura d'intervista Raggi parla del suo Futuro: "Il mio contratto scade nel 2018. Ho la parola del presidente per il rinnovo. Non penso ci saranno problemi. E’ l’anno giusto per vincere la Ligue 1. E in Champions, visto che si balla dai preliminari, balliamo".