La quarta sconfitta in appena sei giornate di campionato, un avvio da incubo in Serie A come nella storia rossonera era avvenuto solo in due precedenti occasioni: nel 1930/31 (dodicesimo posto a fine stagione) e nel 1938/39 (nono posto finale). Milan sconfitto dalla Fiorentina davanti a un San Siro che contesta e lascia lo stadio in anticipo rispetto al triplice fischio. Istantanea di un momento delicatissimo.
Un ko che apre ufficialmente la crisi rossonera, con la squadra di Giampaolo che ha collezionato solo 6 punti nelle prime sei giornate di campionato. Numeri da dimenticare, ma non i peggiori in assoluto. Nell’era dei tre punti, infatti, il Milan della stagione 1997/1998 con Fabio Capello in panchina riuscì a far peggio ottenendo solo 5 punti dopo sei giornate.
Un amarcord sicuramente spiacevole per i tifosi del Milan, anche perché quella squadra partiva con ambizioni da titolo e arrivava da un mercato – almeno sulla carta – importante. Dopo i pareggi con Piacenza (rete e autorete di Delli Carri) e Lazio i rossoneri furono battuti da Udinese e Vicenza (gol di Arturo Di Napoli), ottenendo i primi tre punti solo alla quinta gara contro l’Empoli (rete dello svedese Andreas Andersson). Poi il crollo totale a San Siro contro il Lecce: Govedarica e Casale regalarono il successo per 2-1 (autorete di Cyprien) ai giallorossi.
In quell’occasione, esattamente come accaduto contro la Fiorentina alla squadra di Giampaolo, i rossoneri chiusero in dieci uomini per l’espulsione di Savicevic e Massimo Taibi – all’epoca portiere del Milan – parò un rigore a Palmieri (il secondo del match, il primo realizzato da Casale), altra analogia con la recente gara di San Siro. Dopo quel successo i rossoneri (che chiusero la stagione al decimo posto) vinsero due gare di fila contro Sampdoria e Brescia.
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Ma quanti di voi ricordano quell’undici che andò in campo a San Siro contro il Lecce domenica 19 ottobre 1997? La prima curiosità riguarda il modulo, per l'occasione un 3-4-3 decisamente inedito per Capello: in porta Taibi, difesa a tre composta da Desailly, Cardone e Costacurta; centrocampo con Ba, Boban, Albertini e Donadoni, in attacco tridente composto da Savicevic, Kluivert e Weah. Una gara da dimenticare, specchio di una stagione che regalò solo amarezze al Milan. Chiamato oggi a guardare anche al passato per provare a dare la svolta a un campionato iniziato male ma non ancora compromesso. In fondo siamo solo alla sesta giornata.