Un gol che manca da tempo e che nemmeno ieri è arrivato:per il Milan tre punti importantissimi ma niente da fare per M'Baye Niang, protagonista di una discussione con Gianluca Lapadula sul dischettodiscussione con Gianluca Lapadula sul dischetto. L'attaccante francese, che contro il Crotone ha fallito il tiro dagli undici metri, è intervenuto alla trasmissione 'Football Show' su beIN Sports spiegando ciò che è successo a San Siro: "Sul rigore c'è stata un po' di confusione, ma io sono il primo sulla lista dei tiratori - ha detto Niang -. Poi c'è Bacca, il terzo invece è chi si sente di calciare. Lapadula è in un periodo positivo, voleva tirare il rigore, ma io gli ho detto di lasciarmi tirare. Volevo segnare anch'io, non faccio gol da un mese. Ma è andata così...".
Non solo il rigore, l'attaccante classe '94 ha parlato anche del passato, del momento attuale e della situazione del club rossonero: "In passato il prestito al Genoa mi ha fatto bene, sono andato lì e avevo meno pressione dopo un periodo difficile col Milan - ha proseguito il francese -. Poi nella scorsa stagione ho ritrovato fiducia grazie a Mihajlovic, la sua stima mi ha fatto bene. Quest'anno questa fiducia la ritrovo anche con Montella che mi fa giocare dove mi piace. In attacco siamo tanti, possono giocare anche Bonaventura e Honda. Io avevo bisogno di un po' di riposo, come Bacca e Suso prima di me. La cessione del club? Per ora non abbiamo visto nessuno dei cinesi. Pensiamo solo al campo e a rimanere concentrati. Non c'è niente di ufficiale, Berlusconi è il nostro presidente e Galliani viene quasi tutti i giorni a Milanello".
E in chiusura anche uno sguardo al futuro: "Ho un contratto fino al 2019 - ha concluso Niang -. Sono felice al Milan, tutto il club è con me e ho la fiducia dell'allenatore. Non avrei alcuna ragione per partire".
A cura di Guillame Mainard-Pacini