Sesta sconfitta in campionato, la seconda in quattro partite della nuova gestione Pioli, e un Milan che contro la Lazio esce da San Siro in ginocchio (13 punti in classifica, a -8 dal sesto posto) nonostante i miglioramenti sul piano del gioco. "E' chiaro che per la nostra classifica e la nostra fiducia questa sera era importantissimo cercare di vincere", le parole dell'allenatore rossonero ai microfoni di Sky Sport al termine dell'1-2 contro i biancocelesti. "Ma la squadra è in crescita e ha fatto una buona prestazione, con tanta generosità e cercando di ribattere colpo su colpo a un avversario forte, che punta ad arrivare tra le prime quattro".
Pesano tanto, i due gol arrivati a difesa schierata: "Certo dopo questo tipo di performance non dovevamo prendere un gol del genere nel finale: un errore di valutazione che ci è costato la partita. La strada è quella giusta, ci stiamo avvicinando a un livello di gioco alto. Dobbiamo solamente pensare a migliorarci ulteriormente".
Secondo Pioli, gli errori di valutazione sono il primo problema di questo Milan: "Noi abbiamo sempre tenuto la superiorità numerica", spiega l'allenatore, "è che non leggiamo ancora bene le situazioni. Però che Theo Hernandez sia un giocatore da sfruttare di più in fase di spinta credo che sia giusto e dobbiamo trovare gli equilibri in questo senso". Niente da dire, invece, sull'atteggiamento dei suoi ragazzi: "Si parla tanto della testa dei giocatori, oggi ho visto soltanto una squadra che ha battagliato per 95 minuti. Non ho visto un Milan arrendevole o impaurito: abbiamo giocato, commettendo degli errori e su quello chiaramente dobbiamo essere più puliti. Appena arrivato, avevo trovato una squadra preoccupata dal punto di vista mentale. Adesso vedo giocatori convinti".
Sull'ingresso poco incisivo di Leao: "Mi aspettavo di più", ammette l'allenatore, "la sua entrata ci doveva dare velocità e situazioni di uno contro uno perché lui ha qualità. Ha un grandissimo potenziale ma l'apporto che ha dato oggi alla squadra non è stato all'altezza. Comunque non è il momento di puntare il dito contro nessuno, l'atteggiamento e le qualità sono quelle giuste quindi bisogna lavorare con passione, collaborazione e spirito di sacrificio. Così ci potremmo togliere ancora delle soddisfazioni".
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