Un K.O. che brucia. Per prestazione offerta, tra le più positive di una seconda parte di campionato vissuta momentaneamente in calo, e per decisioni arbitrali destinate a far discutere, finite per pesare nel 2-1 finale in favore della Juventus.
Il Milan di Rino Gattuso esce dall'Allianz Stadium con la 3° sconfitta nelle ultime 4 gare, finita per privare Piatek e compagni di punti importanti nella corsa ad un posto in Champions League: l'allenatore rossonero, intervenuto ai microfoni di Sky Sport nel post partita, ha commentato così la gara dei suoi, senza voler però tornare sugli istanti decisivi del match.
"E' stata una delle migliori prestazioni da gennaio ad oggi, l'abbiamo persa negli ultimi 18 minuti: non per bravura della Juve, ma per errori nostri. Sabato prossimo ci giochiamo qualcosa di importante, se riusciamo a vincere con la Lazio avremo la possibilità di qualificarci alla Champions League. Fabbri? Credo alla buona fede, altrimenti non avrebbe senso continuare a fare questo mestiere. Siamo stati ingenui. La squadra ha fatto qualcosa di diverso, è riuscita a fare una pressione alta: a livello di atteggiamento e a livello tecnico tattico abbiamo fatto una grande partita, abbiamo avuto coraggio".
Sui commenti sul proprio operato, poi: "Me ne sbatto di quello che può dire la gente. Il problema forse è che in questa società ho vinto tanto, gli addetti ai lavori mi dicono tante cose positive. Ora vedo il calcio con un'altra visione e prospettiva: i tifosi sono rimasti a Gattuso passione e grinta. E va bene così, li rispetto. Se voglio l'amore dei tifosi? Non voglio il loro amore, voglio quello della mia famiglia, di mia moglie e dei miei figli: voglio essere giudicato per quello che faccio. La cosa più importante è non leggere: non so chi parla bene o male e vado avanti".
Chiusura sulle aspettative relative alla formazione bianconera, a livello tattico: "Mi aspettavo Cancelo e Spinazzola in campo: non potevamo aspettarli per la velocità che hanno ti portano negli ultimi 20 metri. Dovevamo uscire con i nostri terzini, lo abbiamo fatto. Se avessimo cominciato ad aspettare, coi loro quinti ci portavano nella nostra area e potevamo soffrire la loro fisicità e tecnica. Noi ora abbiamo il dovere di fare un qualcosa di nuovo, bisogna lavorarci. L'errore della Juve sul gol di Piatek non è uguale nostro, sull'errore di Calabria invece eravamo usciti dalla pressione e ci siamo tornati. L'errore ci può stare. Dopo il derby perso abbiamo perso un po' di mentalità e voglia, questa partita deve darci questo".
In conferenza, in più, Gattuso ha parlato così di un episodio avvenuto a gara conclusa: "Sono un uomo che porta rispetto. A fine gara c’è stata una discussione con Cutrone: gli ho detto che il calcio è una ruota che gira e che rispecchia la vita. Questo ho detto anche a Landucci".