Una (grossa) fetta di Europa League passa da questa giornata: Atalanta contro Milan, sesta e settima del campionato a confronto. Dietro, una Fiorentina pronta ad approfittare di eventuali passi falsi. Alla vigilia del match, Rino Gattuso, allenatore rossonero, ha parato in conferenza stampa, analizzando la finale di Coppa Italia persa contro la Juventus e la partita di domani.
“C’è tanta delusione per la Coppa Italia, la si è toccata con mano nello spogliatoio all’Olimpico: la delusione era per i nostri tifosi, per non aver vinto, era tantissima. Da parte mia c’è stata tanta lucidità, sapevo che avremmo avuto una partita importante contro la Juve e altre due con squadre che stanno benissimo fisicamente: ai ragazzi ho detto che ci stiamo giocando ancora tanto e dobbiamo concentrarci su queste partite. Da parte mia questo tipo di delusione l’ho già vissuta, abbiamo il dovere di tirare su tutti, centrando l’obiettivo di arrivare in Europa League direttamente".
"Boban? Zvone ieri è venuto per presentare questo progetto del mondiale per club ogni 4 anni, mi ha fatto piacere vederlo e parlare di tante cose. È un progetto che può valorizzare il calcio”.
“L’Atalanta non è la squadra più in forma del campionato, ma è sempre in forma: giocano a tutto campo, dobbiamo fare una prestazione importante e ripartire da quei 55 minuti contro la Juventus, con grande concentrazione ed attenzione. Dovremo fare attenzione alla loro forza fisica, non ti lasciano spazio: non dobbiamo perdere palla in uscita. Similitudini con la sconfitta contro il Liverpool? Ieri abbiamo fatto poco, ma in questi giorni abbiamo lavorato più sulla testa. Sono sconfitte che bruciano le nostre, abbiamo commesso qualche errore: il primo responsabile sono io, gli errori sono parte del gioco e si possono commettere. Dobbiamo essere pronti a incoraggiare i ragazzi e tirare su loro il morale. Donnarumma? Si è assunto le proprie responsabilità, Gigio ha commesso due errori e fa parte dello sport: quando uno sbaglia ci vuole del tempo. Domani ti puoi rifare, il bello dello sport è questo”.
“André Silva e il poco spazio per lui? Sapete tutti cosa penso di lui, ha grande tecnica e talento ma deve migliorare tanto ora: quando gli viene data la possibilità deve sfruttarla. Deve fare molto di più: tante volte i giocatori si devono anche fare aiutare, se ti chiudi quando giochi poco quando hai voglia di migliorare lo devi fare e dimostrare anche durante la settimana”.
“Da 4-5 mesi a questa parte qualcosa è cambiato nella squadra, ma andiamo ad analizzare le partite. Contro la Juventus nei primi 15’ ci tremava la gamba, ma la squadra ha un’ossatura importante ed enormi margini di miglioramento: il fatto di restare di più a Milanello ad allenarsi è importante, ci vogliono anche degli esempi per farlo, come 4/5 giocatori che dimostrano. E questo è un valore aggiunto per loro e per il club”.
“Squadre B? Sono d’accordissimo. Sembra l’abbia inventata uno scienziato, ma anni fa quando ero a Glasgow c’erano già: lo trovo un qualcosa di straordinario, bisogna metterla giù bene e con un qualcosa in più. L’importante è lasciare i campionati come B e C con grande valore”.
“Senza Suso e Çalhanoglu, con balistica e fantasia, perdiamo un po’: Borini è un giocatore diverso. Quelli che mi stanno dando più garanzie sono quelli che stanno giocando più spesso"
“Donnarumma ai titoli di coda? Dovete parlare con Mirabelli e Fassone. Io faccio l’allenatore, non mercato. Voi sottovalutate un aspetto: ha 19 anni. Non è facile con voci e chiacchiere: vero che ci ha messo qualcosa di suo, ma nel calcio bisogna avere anche la mente lucida. Pensate ad arrivarci se non è tranquillo: evidentemente se fa questi errori è perché non lo è. Si parlava di PSG poco prima della Coppa Italia, sta pagando tutto questo”.
“Avrei fatto di tutto per vincere sta coppa, ma alleno questa squadra e conosco i pregi e i difetti: mi facevo da tempo la domanda sulla vittoria o non, la domanda ricorrente e la preoccupazione era questa. La difficoltà più grande è pensare a come arriviamo a questi 180’, e il pensiero più grande ora è questo. È importante non creare più tensioni, ma stare tranquilli. Ieri abbiamo toccato con mano ciò che abbiamo fatto per 55’ qui in video: nelle partite, pur giocando un buon calcio, abbiamo sempre sbagliato qualcosina. Anche a Londra potevamo fare qualcosa di più, ma siamo tornati a casa con scoppole importanti. Dobbiamo ripartire dalle cose buone, dobbiamo commettere meno errori tutti quanti”.
“Avevo la sensazione che loro potessero farci molto male quando venivano avanti: non è un caso che la Juve vinca da 7 anni. Per lunghi tratti ce la siamo giocata: loro hanno qualcosa in più e lo sappiamo. Dobbiamo fare di tutto per essere uguali a loro o avvicinarci a loro, per lunghi tratti ce la siamo giocata. La mia paura era prenderne 7-8 dopo il 4-0”.
“Meglio 6º posto o nulla, visti i tanti preliminari con il 7º? Non me lo son fatto. Arriveremo a giocare 57 partite in questa stagione, capisco il ritiro anticipato e fai 6 partite ancora stanco dal campionato: non fasciamoci la testa, pensiamo a queste due partite, preferisco girare l’Europa in settimana piuttosto che fare una gara sola”.
“Il primo mese passeggiavamo, eravamo impallati: ci sta avere un calo poi. Hai fatto un tipo di lavoro che ha portato beneficio prima, ma ci sta poi un calo. Qualche giocatore ha giocato 50 partite in stagione. So cos’ho dato a questa squadra e so che errori ho commesso, quando hai a che fare con giocatori giovani ci può stare. Non ci dobbiamo dimenticare che chi gioca la finale di Coppa Italia ora qualche mese fa era al Vismara, anche i giocatori forti non si esprimono tutti al meglio nei primi mesi”.
“Il Milan in questo momento deve crescere, non può essere paragonato a prima. Se ci rimetterò io? Pazienza, me ne farò una ragione. Sono testardo e ricomincerò. Tocco con mano le cose buone, il 4-0 di mercoledì è un risultato bugiardo, come il 3-1 di Torino. Non è tutto da buttar via”.