Gattuso: “Un sogno allenare il Milan, spero possa continuare”
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Data: 25/05/2019 -

Gattuso: “Un sogno allenare il Milan, spero possa continuare”

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Vincere a Ferrara, nell'ultima giornata di campionato contro la SPAL, e sperare in buone notizie da San Siro o Reggio Emilia, tentando di riagguantare quella qualificazione in Champions League che manca ormai da 7 stagioni.

Il Milan di Rino Gattuso si appresta ad affrontare la squadra di Semplici domani sera allo stadio "Mazza", sperando con un successo (Inter o Atalanta permettendo) di chiudere nel migliore dei modi la propria annata: dell'ultima gara stagionale che vedrà impegnati i suoi, futuro e obiettivo Champions compreso, l'allenatore rossonero ha parlato così in conferenza stampa a Milanello.

“Cosa temo della SPAL? Conosco molto bene questa squadra, ho conosciuto alcuni giocatori (Lazzari) in C: da qualche anno ho la possibilità di affrontare Semplici e da anni sta migliorando, è in crescita continua. Giocano molto bene, con gli esterni che vanno a duemila: ci giochiamo tanto, ci sarà da battagliare e fare fatica. Noi dobbiamo pensare a fare il nostro dovere fino alle 22.30, poi si vedrà: l’abbraccio con la squadra ci sarà, questa squadra si merita tanto. Ho solo parole positive su questo gruppo, mi ha dato tanto: meritano tanto rispetto da parte mia”.

“In settimana andavo a spiare e non ho visto movimenti di valigia, armadietti svuotati: ho visto cose al posto giusto, l’abbiamo preparata bene. Non è cambiato nulla, l’abbiamo preparata nel migliore dei modi. Ultimo allenamento oggi qui? Ciò che ho detto dei ragazzi lo dico anche di me: l’ufficio è pieno di carte. Allenare il Milan è un sogno, è stato un sogno e spero che questo sogno possa continuare: è stato un onore allenare questa squadra e spero possa continuare”.

“Perché la non qualificazione in Champions non sarebbe un fallimento? Abbiamo fatto più punti degli altri anni, ne abbiamo passate tante. Sulla carta c’erano squadre superiori sulla carta, il lavoro fatto da questa squadra non è da buttare via. La società non mi ha mai chiesto di andare in Champions, ma di provarci: siamo arrivati all’ultima giornata e ci stiamo provando”.

“Cosa sono disposto a fare in caso di arrivo in Champions? Non lo so, sono 10 anni che non mi taglio la barba…”.

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“In questa stagione rifarei tutto: non sono un calcolatore, rifarei tutto senza problemi. Sicuramente forse a livello tecnico tattico da parte mia un errore c’è stato, andrei alla ricerca di migliorare qualcosa da quel punto di vista e non a livello di dichiarazioni. Oggi non vado alla ricerca di chi parla bene o male, mi devo concentrare sul mio lavoro: dobbiamo alzare l’asticella, dico che non è stata una stagione negativa. Nei momenti di difficoltà questa squadra è sempre uscita, nei migliori momenti non siamo mai riusciti a fare il meglio di noi”.

“Quanto c’è da migliorare in questa squadra? Non c’è tanto da fare per il salto di qualità: tante volte bisogna analizzare bene per capire che tipo di calcio vuoi fare. C’è bisogno di esperienza a volte, di chi si assume responsabilità: ciò che pensavo l’anno scorso”.

“Noi dobbiamo pensare a fare il nostro: domani la Spal ha un obiettivo, arrivare decima, e domani ci sarà da battagliare. Sarà molto difficile, non dobbiamo pensare alle altre. Il tifoso del Milan da questa estate deve aspettarsi la presenza di una società forte, bisogna aver fiducia e stare tranquilli”.

“Non possiamo permetterci di fare un primo tempo come quello contro il Frosinone domani, la SPAL è molto più forte. Giocatori migliorati? Non voglio parlare di singoli, ma vedere come ha giocato Abate da centrale è stata una sorpresa: ha dato grande disponibilità, l’abbiamo convinto e mi ha sorpreso. Per tanto tempo ci è mancato Çalhanoglu, mi fa rabbia vedere che ha fatto solo un gol in campionato: ha 7-8 gol nei piedi”.

“Nei primi anni bucavo i muri quando mi arrabbiavo: ora mi sento migliorato tantissimo, anche grazie alla squadra. Mi hanno dato una calmata. Porto
dentro me tutta questa stagione, abbiamo sempre dovuto prendere delle grandi mazzate per reagire: questa è la rabbia più grande”.

“Ho detto quello che pensavo, ma rispetto anche la decisione del club su Abate e Zapata: li ringrazio per ciò che hanno fatto per noi”.

Tags: Milan



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