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Data: 09/02/2018 -

Milan, Gattuso: "Rivincite? Non devo togliermene. Kalinic fermato per non rischiarlo, Biglia sta dando grande equilibrio"

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Cinque i risultati utili consecutivi in campionato, con la corsa da riprendere quanto prima dopo il pareggio di Udine. Tre soltanto i punti che separano il Milan dalla zona Europa League, un traguardo che fino a qualche mese fa sembrava molto più lontano. Dopo le insidie della Dacia Arena, ecco un'altra trasferta per Bonucci e compagni, attesi domani alle 15 sul campo della Spal. Non un terreno facile quello di Ferrara, dove la squadra di Semplici ha collezionato 11 dei 17 punti totali conquistati in questa stagione. Un altro piccolo ostacolo per Gattuso, dunque, che però non può più fermarsi. “Era l’ultima settimana con giorni di riposo, per questo abbiamo dato due giorni liberi - ha detto l'allenatore rossonero in conferenza stampa -: avremo nove partite in un mese e ci stava recuperare le energie. I ragazzi sono arrivati bene, sono soddisfatto degli ultimi allenamenti: ora dobbiamo confermarlo domani. Conosco molto bene la SPAL, l’ho affrontata in C, ha sempre la stessa metodologia e lo stesso modulo tattico: ha grande fisicità e con i due quinti spingono molto, sanno cosa fare. Sono ben messi in campo e non sarà facile, in uno stadio particolare rimodernato, una 'Bombonera', per noi domani non sarà facile”.

“Prima di Cagliari mi contestavate che la catena di destra non funzionasse e quella di sinistra sì: ora sta andando tutto bene - ha proseguito Gattuso -, ma è una questione di interpretazione, di occupare bene gli spazi, di non stare sulla stessa linea. Sicuramente è vero che Rodriguez può dare molto di più, ce l’ha nelle gambe e nella testa, da lui mi aspetto di più. Kalinic out? È un’infiammazione, se l’abbiamo fermato è per non rischiarlo per tanto tempo: abbiamo preferito lasciarlo tranquillo 3-4 giorni e non lavorerà sul campo, secondo me l'abbiamo preso per tempo. Poi di sicuro per me c’è solo la morte, nient’altro: ci sono Cutrone e André, anche Borini che può fare la prima punta, dispiace per Nikola ma andiamo avanti. Il nostro momento? Da quando ho preso in mano questa squadra davvero penso a partita dopo partita, non faccio calcoli: son contento per come vedo i ragazzi, per come tengono il campo e per la voglia che ci mettono. Avete cavalcato l’onda delle 6 espulsioni, ma può essere una coincidenza perché questa squadra è tutto fuorché fallosa: dobbiamo sicuramente migliorare sulle scelte. Musi lunghi? Ci siamo: se non ne sto parlando vuol dire che sono contento, credo che ci saranno sempre in una squadra e la preoccupazione sia quando non ci sono. Tante volte la bravura di un allenatore credo sia spiegare, capire, essere credibili in tutto ciò che si fa e si dice: l’importante è lavorare con grande professionalità”.

Nelle ultime settimane si è messo in mostra anche Tiago Dias, esterno offensivo della Primavera che si è aggregato alla prima squadra: “Tiago Días in prima squadra? È diverso da Suso - ha spiegato Gattuso -, Tiago a volte si dribbla anche da solo, è un motorino: non ha la qualità di Jesús. Fa ancora qualche casino, ma il fatto che si allena con noi vuol dire che ci crediamo, deve ancora crescere e di mangiarne di pastasciutta. In questo momento non pensiamo che Suso possa giocare tutte le partite, qualche idea ce l’abbiamo, ma non mettiamoci i punti prima di spaccarci la testa”. Poi uno sguardo alla classifica, Gattuso ha dichiarato di non pensare troppo oltre: “Dobbiamo pensare a vincere noi le nostre partite, la classifica è quella che è: dopo una gara come quella di Udine, dove hai la partita in mano e la pareggi, capisci che serve più malizia e fortuna. Oggi è tutto difficile, non possiamo permetterci di pensare alle altre ma solo a noi, dobbiamo fare giocare bene la squadra e pensare di dare fastidio a tutti”

Chiusura sulla possibilità di uno schieramento tattico spregiudicato e sulle parole del ds Mirabelli, che si è augurato che Gattuso possa rimanere altri dieci anni al Milan: “Anche a me piacerebbe fare all-in, fare 4-2-4, ma oggi si va alla ricerca di un equilibrio, scegliendo partita dopo partita. Nel calcio non bisogna decidere nulla - ha chiarito l'allenatore rossonero -, scendi in campo e te la giochi, di sicuro non c’è nulla, anche con la squadra più scarsa di te devi preparare al massimo la gara. Mirabelli ha detto che spera io resti altri 10 anni? Non è un segno buono…(ride, ndr). Non devo togliermi la rivincita con nessuno, l’ho provato per anni da calciatore, dicevano avessi due ferri da stiro al posto dei piedi. Quando ho iniziato a fare questo mestiere l’ho sentito dentro, mi piace mettere in pratica ciò che ho fatto: c’è gente che allena da 20 anni e non ha mai vinto un campionato, io ho vinto un campionato in C. Se poi la gente pensa che Gattuso sia solo cuore e grinta non fa nulla, penso alla squadra e come allenarla. Dobbiamo riuscire a vincere le partite, quando le si vince la settimana va meglio: bisogna dare continuità di risultati e di gioco, c’è da recuperare le energie più in fretta possibile. Qualche energia la perderemo, sicuramente. Ho lavorato sui concetti, sui lavori tattici, su ciò che crediamo: devo dire che quando dico che i miglioramenti sono merito della squadra è così, hanno mostrato disponibilità in questo. Quando andremo a proporre qualche lavoro sulla linea difensiva, dobbiamo continuare a lavorare bene sugli automatismi. Penso che ora di meriti, e non perché non voglio fare l’umile, non ne ho: la mia bravura è stata quella di credere che la squadra dovesse alzare l’asticella negli allenamenti, lavorare con intensità e con poche pause, ma la bravura è stata loro. Dal primo giorno ho visto gente che non ce la faceva che non mollava, si vede qualche giocatore che sta meglio fisicamente: sono stato io quello che ha proposto, ma Çalhanoglu non me l’aspettavo così, anche Kessie, Suso e Romagnoli. Tutta la squadra è migliorata: non mi aspettavo Hakan con una gamba così importante, ha grande tiro e grande balistica. Pensavo fosse lento, ha una gamba importante, mi piace molto e mi ha sorpreso. Non mi aspettavo un giocatore così completo. Biglia? Cosa vi aspettate da lui? È da 4-5 settimane che fa chilometri, è vero che potrebbe tentare qualche giocata in più, ma sta dando un equilibrio alla squadra pazzesco. Ha avuto dei problemi, fisicamente non stava benissimo, quello della Lazio l’anno scorso era lo stesso. Bonucci? Tutti ci aspettiamo di più da lui, è un campione, ma credo stia facendo molto bene, di reparto, da leader: siamo contenti, mi tengo stretti questi giocatori. André Silva titolare? Vedremo, sicuramente dovrà fare di più, è uno che ci sa fare e ha grande qualità. Sta a me, alla società e allo staff metterlo in condizione di farlo rendere al massimo”.



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