"Andrè Silva non è voluto rimanere. Non si convincono i giocatori a restare... Abbiamo fatto di tutto ma alla fine ha fatto la sua scelta. Nessuno l'ha mandato via, è lui che è voluto andare".
Gattuso, nel post partita di Sassuolo-Milan (gara vinta dai rossoneri per 4-1) ha esordito così ai microfoni di Sky, parlando del portoghese che ha lasciato la Serie A la scorsa estate.
L'allenatore rossonero poi è tornato sull'attualità e sulla gara da poco conclusa: "Abbiamo alti e bassi a livello di prestazione, abbiamo dato poca continuità.
Se vogliamo diventare una squadra importante dobbiamo dare continuità al nostro gioco. In questo momento la fase difensiva possiamo farla molto meglio, è il nostro punto debole.
E non è solo colpa dei difensori. Nei primi 25-30 minuti abbiamo preso alcune imbucate.
Sappiamo di dover migliorare e abbiamo pochissimo tempo. Ma non è tutto da buttare e la vittoria di oggi ci può dare un po' di tranquillità. Però non basta una vittoria.
La pressione c'è, dobbiamo essere bravi a lavorare. Oggi si guardano le classifiche, alla gente non interessano le prestazioni. Io però so come lavora la squadra in settimana.
Il responsabile sono io, quando non arrivano i risultati la gente romperà a me le scatole.
Suso? Ha caratteristiche diverse da Higuain e deve imparare a conoscerlo meglio. Deve sterzare meno, perché Gonzalo è uno che 'battezza' subito la posizione. Ha un bel piede e visione di gioco. Può essere un valore aggiunto, per fare gol e far fare gol a Higuain.
Mentalità vincente significa che quando passi in vantaggio non giochi più di fioretto, fai credere che sei in sofferenza e poi fari vedere che hai altre doti. Ecco, a noi manca questo.
Quando giochiamo nel nostro campo lo facciamo bene. Se perdiamo le nostre sicurezze diventiamo vulnerabili e soffriamo gli avversari.
Speriamo di recuperare qualcuno in attacco - ha concluso Gattuso - Giovedì siamo di nuovo in campo, domenica abbiamo una partita facile sulla carta ma con il Chievo non si sa mai".