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Data: 13/05/2016 -

Milan, Brocchi: "Se avrò l'opportunità di restare, metterò qualcosa di buono. Domani mi aspetto voglia da chi giocherà"

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Una flebile speranza di qualificazione ai preliminari di Europa League ancora viva, destinata necessariamente a passare da un risultato negativo del Sassuolo e da un successo obbligatorio contro la Roma. Il Milan si affaccia ad uno degli ultimi due impegni stagionali, in programma contro la Roma di Spalletti, pronto a preparare la finale di Coppa Italia della prossima settimana contro la Juventus: impegni e gare delle quali ha parlato così, in conferenza stampa, Cristian Brocchi: "Chi giocherà domani dovrà dimostrarmi quanto ci tiene con l'atteggiamento giusto: così farò le mie valutazioni in vista della finale. In queste poche partite che ho avuto a disposizione ho fatto giocare tutti i giocatori della rosa, volendo conoscere tutti. Domani mi aspetto da parte di alcuni giocatori la voglia di mettermi in difficoltà in vista della finale, Luiz Adriano ha dimostrato grande spirito e grande voglia. Sesto posto? Nella mia storia ho sempre voluto vincere, ho sempre avuto questo carattere e questa personalità: poi è normale che gli episodi e le situazioni ti possano portare a non poterlo fare. Mi dispiace non essere attualmente al sesto posto, ma oltre a qualcosa di nostro ci sono state tante cose sfortunate, come il Sassuolo che ha fatto 9 punti nelle ultime 3 partite. Sono state un colpo non indifferente al nostro cammino: ci bastavano 2 punti in più". "A Bologna, come squadra, ci sono stati dei miglioramenti - ha continuato Brocchi - logicamente, se non arrivano i risultati, non viene dato merito a questo. La Roma? Nell'ultimo periodo sta giocando il calcio migliore. Le vittorie iniziali hanno creato positività nell'ambiente, e Spalletti, uno dei migliori, ha svolto un grandissimo lavoro. Totti? Mi auguro ci sia una standing ovation per lui, ha fatto la storia del calcio italiano". Tempo poi di commentare le voci su Giampaolo, suo possibile successore consigliato da Sacchi, ed il suo futuro: "Da ragazzino ho visto tutto il percorso di Sacchi e l'ho stimato. Mi piacerebbe che arrivasse a stimare me, sarebbe un grande onore. Non ha avuto ancora la possibilità di conoscermi, quindi normale che sponsorizzi chi conosce. Io non sono stato messo qua per dare praticità, ma per trasmettere ai giocatori determinati concetti e determinate idee. Normale non si sia visto, ma io devo vedere i piccoli miglioramenti: al Milan bisogna seguire la storia, io riconosco l'odore dell'erba di Milanello. Il presidente ha bene in testa un progetto e io ho iniziato a fare questo lavoro. Se avrò la fortuna di poterlo fare a inizio stagione, dopo questo periodo di prova, sono sicuro di mettere qualcosa di buono nel prossimo anno. Cambio in panchina come tradimento? Assolutamente no. Il presidente Berlusconi mi ha scelto per il mio metodo di lavoro. Nel momento in cui una società vuol programmare un futuro deve avere le idee chiare: Berlusconi in questo momenti ha le idee chiare su di me e questa metodologia. Se dovesse cambiare idea gli sarò grato, perchè quello che mi ha dato da quando avevo 9 anni all'ultimo giorno è qualcosa di importante. Questo non mi deve far passare da lecchino. Nella vita esistono dei valori e io lo ringrazio per tutto quello che mi ha dato. Come giudico il mio operato? Si può sempre fare di più, ma penso di aver fatto il massimo di quello che potevamo fare in questo periodo. Certe volte anche la fortuna può aiutare. Si è fortificato in noi il pensiero che il metodo e il lavoro che facciamo siano qualcosa che ti può portare a qualcosa se fatte nella maniera giusta".


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