Non sarà certamente un'amichevole giunta a soli 10 giorni dal via al ritiro di Milanello a regalare al Milan lunghi sorrisi, enormi certezze e la consapevolezza di aver voltato pagina nel modo giusto dopo l'ennesima annata deludente. Ma la gara di Agen contro il Bordeaux, al netto di quanto visto almeno per 45' pre ingresso in campo di tanti giovani dalla panchina, ha finito per rappresentare la prima, piccola traccia del nuovo corso targato Vincenzo Montella, ancora in attesa di nuovi arrivi sul mercato che possano arricchire al meglio la rosa rossonera.
Inevitabile, visto il risultato finale (1-2) ed il protagonista principale del match, partire da Suso: da una doppietta a Montella (nello 0-3 inflitto nell'ultimo Derby della Lanterna) a un doblete per conquistare fiducia e spazio nello scacchiere del neo allenatore rossonero, finendo per rappresentare certamente la nota più lieta di serata. Due lampi decisivi per indirizzare la gara e dare l'impressione, insieme a Bonaventura, di essere l'unico uomo in grado di saltare l'uomo e creare superiorità numerica. Dallo status di ipotetico partente pre ritiro a una possibile conferma, dunque, un po' come nel caso di Luiz Adriano (positivo nella ripresa), attesi una nuova serie di test futuri da superare per tenersi stretta, definitivamente, la maglia rossonera.
Poi, spazio al gruppo: 4-3-3 sperimentale, con Bertolacci in versione regista, la qualità di Bonaventura nel ruolo di mezz'ala ed un'ora di Niang da prima punta, materiale grezzo (e provvisorio) sul quale poter lavorare ancora. Finché la difesa è rimasta in mano ad Abate, Paletta (tra i migliori), Romagnoli ed Antonelli, il Milan ha subìto poco, cedendo solamente nella ripresa alla continua ricerca del gol di Malcom. Un buon atteggiamento in campo e la voglia di mettere in pratica il lavoro settimanale, dal capitano ai tanti giovani primavera entrati nella ripresa, che per Montella ha rappresentato la soddisfazione più grande di serata, come ribadito anche nel post partita: la strada è, ovviamente, ancora lunghissima. Ma ogni singolo, piccolo passo in avanti non potrà che far del bene ad un collettivo in fase di rafforzamento ed unità, che attende ancora nuovi colpi con la voglia di dimenticare, e cancellare, le troppe stagioni negative vissute negli ultimi anni.