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Mignani si presenta: “Sarà mio compito far capire al Cesena cos’è la Serie B”

Il nuovo allenatore del club romagnolo ha salutato la città dalla sala stampa dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi

“Nel calcio importa solo quello che si farà domani”. Ha le idee chiare il nuovo allenatore del Cesena Michele Mignani. Profilo basso, ma molta ambizione ed entusiasmo . È questa la ricetta che l’ex Bari vuole portare all’Orogel Stadium. C’è consapevolezza nelle parole di Mignani . Consapevolezza di quello che sarà il prossimo campionato di Serie B , delle insidie ​​che potrà comportare, ma la certezza di essere in “una piazza che ama e vive il calcio e in una società in crescita”. Da un lato, dunque, predica calma e chiede il tempo necessario per costruire un Cesena all’altezza, dall’altro c’è l’entusiasmo di “ conoscere questa città, il suo stadio e la sua gente che mi hanno sempre descritto come capace di regalare un calore estremamente coinvolgente” – ammette sereno e sorridente Mignani.

 

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Mignani: “Daremo continuità. I giovani? Saranno la nostra linfa”

“È prematuro parlare di cosa porterà il prossimo campionato e che Cesena servirà”. Non si sbilancia Michle Mignani, neoallenatore del Cesena che ha salutato la città per la prima volta proprio dallo stadio Manuzzi che “non vedo l’ora di vivere da bordo campo” – dichiara emozionato. C’è ancora tempo per studiare e assemblare il Cesena della prossima Serie B, eppure la strada sembra già segnata: “Il presupposto è cavalcare l’entusiasmo della vittoria del campionato e della promozione ottenuta”. Forte della sua esperienza fra i cadetti, però, Mignani mantiene i piedi saldi a terra: “Dobbiamo, e sarà mio compito accompagnare i giocatori verso la piena comprensione di questo, essere consapevoli che non sarà una stagione come quella passata”. Entusiasmo e adrenalina, dunque, che dovranno essere la benzina per partire in una nuova avventura. Per molti giocatori sarà la prima stagione fra i campi della Serie B; tra questi gli under Berti, Pieraccini, Francesconi e bomber Shpendi, ma anche il più “anziano” Silvestri. Un punto di forza secondo l’ex allenatore del Palermo: “I ragazzi più giovani saranno la nostra linfa. Non ci sono dubbi sulla continuità del progetto. Anche chi si approccerà alla B per la prima volta. Non vedranno l’ora di iniziare e questa loro energia andrà sfruttata”.

 

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Con coscienza e piena consapevolezza del proprio ruolo: “Sarà mio compito aiutarli a capire che il calcio non aspetta; che dovranno affrontare battaglie durissime una dopo l’altra. Ma allo stesso tempo non dovremo mettere loro fretta; i risultati si accumulano giorno dopo giorno. Solo così vinci la paura”. Troppo presto, invece, per parlare di possibili idee tecniche e tattiche: “Il calcio sta andando in una direzione precisa; non si può prescindere da corsa, dinamismo, agonismo e carattere. Serve costruire una squadra competitiva che sia in grado di dare garanzie in ogni reparto perché affronteremo squadre attrezzate da tempo, consolidate e che la Serie B la vivono da anni”. Un’unica certezza: “Vorremo continuare con l’impostazione della difesa a tre – spiega senza giri di parole Mignani – poi il campionato ci dirà cosa e se servirà cambiare”.

 

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Artico: “Siamo consapevoli delle nostre possibilità, ma dobbiamo avere rispetto della Serie B”

 

Con lui in conferenza stampa anche il direttore sportivo del club romagnolo Fabio Artico , il quale ritiene che “ con Michele Mignani – afferma – alla guida del Cesena la squadra e la società faranno un salto di qualità ulteriore nel proprio percorso di crescita e affermazione” . Anche il direttore sia per il suo percorso dietro la scrivania sia per quello che l’ha visto protagonista in campo conosce bene la categoria. “Siamo consapevoli del torneo che andremo ad affrontare, delle squadre pronte e prepareremo che incontreremo, ma allo stesso tempo conosciamo benissimo noi stessi; i nostri valori e le nostre possibilità”. Presto per fare previsioni e parlare di obiettivi nonostante il curriculum del nuovo allenatore: “ Quello che ha fatto Mignani a Modena, prima, a Bari e Palermo, poi, non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. A volte si può essere sognatori, altri razionali; oggi consideriamo che la B sarà tutto un altro campionato. Sul piano fisico, atletico, agonistico e per i valori tecnici”.