"Dico grazie a tutti, non voglio rubare la scena a nessuno". L'attore principale, per vent'anni, è stato lui, Gigi Buffon: 175 volte azzurro, un titolo di Campione del Mondo e la finale dell'Europeo 2012. Chiude nel modo più triste Gigi, con lo spareggio perso che significa addio ai Mondiali, dopo 60 anni, e per lui al record di sei partecipazioni consecutive. A provare a consolare Buffon ci pensa Dino Zoff, altro monumento del calcio italiano. Quelle lacrime in mondovisione non sono passate inosservate neanche al portierone friulano, Campione del Mondo e d'Europa con gli azzurri:
"E' andata male purtroppo, per Gigi e per noi italiani" - dichiara Zoff ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com - "Siamo fuori e non riesco ancora a crederci. Adesso lo scenario non è dei migliori, ma abbiamo giovani di valore: sono la nostra speranza. Buffon ha scritto una bellissima pagina del calcio azzurro, con il tempo se ne renderà conto: ieri hanno prevalso i sentimenti. Certo, era un record a cui teneva, e mi è dispiaciuto vederlo in lacrime, ma è ancora il numero uno e quello che ha vinto parla per lui. La delusione sarà stata sicuramente tanta ma Gigi è entrato lo stesso nella leggenda. Quel pianto ci ha solo aiutato a comprendere l'uomo che c'è dietro il campione: possiamo capire tutti cosa possa aver provato in quei momenti. E' giusto che gli italiani se lo coccolino, che gli facciano sentire il loro affetto".
Ricordi speciali di Zoff? Pausa, poi un sorriso: "Beh, le scene dei festeggiamenti dopo le vittorie all'Europeo del '68 e al Mondiale dell'82. Sono l'unico giocatore italiano ad averli vinti entrambi, fate un po' voi cosa rappresenta per me la Nazionale... E' un pezzo della mia vita". Da oggi toccherà a Gigio Donnarumma il compito di raccogliere l'eredità di due monumenti del calcio italiano.