Napoli-Juventus e il dramma Nazionale, Fabio Cannavaro non si dimentica dell'Italia. "Dalla Cina con furore..." l'allenatore del Guangzhou Evergrande non si dà pace per la situazione della FIGC e chiede la scossa: "Ancora non ci siamo resi conto veramente di quello che è successo. Si è dimesso Tavecchio. Ma è calato il silenzio. Perdere un'occasione di rinascita? Mi auguro di no. È il momento che qualcuno ci metta la faccia e decida di fare nuove regole. La svolta può partire solo da questo. Abbiamo vinto 4 Mondiali: siamo rispettati. A volte diamo poca importanza a noi stessi e guardiamo sempre gli altri. Ma noi per anni siamo stati un punto di riferimento. Troppa esterofilia? Sì, in campo e fuori".
Uno dei motivi del disastro? I settori giovanili: "Vincere ci ha fatto più male che bene. Perché si è smesso di curare i vivai. L’unico vero modello da cui imparare è quello tedesco. Vanno insegnati i fondamentali della tecnica, della coordinazione, dell’uno contro uno. Invece sento parlare di linea a 4 o di fuorigioco: gli allenatori non devono sfogare la loro repressione sui più giovani. Nella semifinale del Mondiale ho fatto un anticipo da cui è partita un’azione da gol grazie all’insegnamento di uno dei miei primi allenatori. Oggi vedo difensori che fanno rimbalzare la palla o non sanno saltare con un piede... Gli italiani vanno protetti? Sì, con le quote. In questo momento bisogna essere egoisti e tutelare lo sviluppo dei nostri giocatori. Ben vengano gli stranieri che fanno la differenza, ma a pari qualità preferiamo l’italiano. Non è razzismo, ma a livello giovanile i nostri ragazzi crescono più tardi di altri".
Ancelotti ct non basta: "A Napoli si dice: è come mettere le pezze a colori. Carlo è perfetto, ma maschererebbe il problema: bisogna prima cambiare le regole e i formati dei campionati. Non ci sono tutti questi giocatori per sostenere 42 squadre di A e B. Buffon? Mettiamolo come presidente Figc. Lui e Pirlo li vedo dietro a una scrivania". Il doppio ex ha avuto anche modo di parlare di Napoli-Juventus: "La Juve a 7 punti sarebbe un bel vantaggio. Ma non è solo una corsa a due. L’Inter zitta zitta si sta inserendo: non giocare le coppe la aiuta. Come fu per la prima Juve di Conte. La rosa della Juve è pazzesca, una delle più forti degli ultimi anni, resta Allegri il favorito. Ma il Napoli sta capendo come vincere le partite sporche, quelle in cui non brilli, come a Udine. Difficoltà della Juventus? Perdere Bonucci e avere Chiellini con qualche problema, un po’ di insicurezza l’ha data. Con il rientro di Howedes le cose miglioreranno.. Alla fine vincerà sempre la difesa migliore". L'intervista integrale sulle pagine de Il Corriere della Sera.