"Voglio essere perfetto, ci sono alcuni aspetti del mio modo di giocare
che devo migliorare per raggiungere il massimo livello. Quali? I calci
di rigore". Parola di Leo Messi, poco più di un anno fa. Ma l'intento è ancora work in progress: ieri contro il Valladolid, la Pulce ha segnato dal dischetto nel primo tempo per poi farsi ipnotizzare da Jordi Masip nel finale sempre dagli undici metri.
Poco male per il Barça, che ha vinto comunque 1-0. Bene ma non benissimo invece per il diez blaugrana: fanno 25 penalty sbagliati in carriera su 107 totali, una media di quasi un errore su quattro. Percentuali di realizzazione lontanissime dai più glaciali rigoristi della storia (Le Tissier, Blanco e Van Basten sfondano o sfiorano il 95%), ma anche dagli eterni paragoni che hanno condizionato la carriera di Leo.
Giovanili e shootout esclusi, CR7 ha calciato più rigori (131) sbagliandone meno (22, qui il suo ultimo -3). Mentre sono 107 anche le volte in cui Diego Armando Maradona si è presentato sul dischetto fino al 1997: quasi la metà (13, di cui 5 negli ultimi due anni di carriera al Boca) gli errori del Pibe rispetto all'attuale capitano dell'Argentina.
Eppure c'è un 'poco male' anche per Messi: per ben 23 volte su 25, i suoi rigori sbagliati sono avvenuti in circostanze indolori per la sua squadra. Con la maglia del Barcellona l'unico penalti fatal è arrivato il 24 aprile 2012, semifinale di ritorno di Champions League: traversa degli undici metri, blaugrana a casa, Chelsea in finale e poi campione.
Ancora fresco invece l'errore più pesante arrivato con l'Argentina nell'arco dei 90 minuti, all'esordio Mondiale in Russia contro l'Islanda. Ma il peggiore di tutti è fuori classifica: il flop di Messi nella lotteria dal dischetto in finale contro il Cile, costò all'albiceleste la Copa America 2016. E a Leo un momentaneo quanto sofferto addio alla Nazionale. Questione di rigori, maledetti rigori.
