Cagliari, presente e futuro del club rossoblù nelle parole di Tommaso Giulini. Mercato e lotta salvezza, questi i temi affrontati nel corso dell'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: "Napoli? Sono ovviamente arrabbiato, quando prendi 5 gol dal Napoli non puoi che essere arrabbiato ma sono altrettanto fiducioso di potere arrivare agli obiettivi che ci siamo dati. Manca un vice Cigarini? Rifarei le stesse cose fatte a gennaio. Difficilmente posso fare mea culpa per una cosa di cui sono tuttora convinto. Poi è vero che si può sempre fare meglio ma se qualcuno li considera errori allora rifarei gli stessi errori. Barella regista? Noi del Cagliari così come gli allenatori di squadre di Serie A che sono interessate al giocatore siamo convinti che Barella può giocare da play. Dico di più: c’è una squadra che lo vuole proprio solo come play. Per noi Nicolò è un centrocampista moderno, totale, e i centrocampisti totali alla Nainggolan, quelli che valgono 30-40-50 milioni, sono in grado di giocare in qualsiasi ruolo. Noi dobbiamo creare giocatori, ecco perché il percorso di crescita di Barella per il Cagliari non si è ancora completato: la definitiva maturazione passa giocando in quel ruolo, quindi mi auguro di vederlo in campo proprio come play".
Il nuovo ruolo di Andrea Cossu non convince, ma il presidente rossoblù non la pensa così: "Anche ai tempi in cui non ero presidente del Cagliari ero d’accordo con Lopez che il ruolo di Andrea era davanti alla difesa. Però deve essere supportato da chi gli sta a fianco. Lui non può essere giudicato per il primo tempo giocato contro la Fiorentina, cosa che invece stanno facendo tutti". Han non ha ancora avuto molto spazio: "Sono contento che abbia giocato con il Napoli, vogliamo vederlo crescere tanto. Lui può essere importante come Sau, come lo stesso Farias: Marco e Diego sono sotto le aspettative come numero di gol, per questo ci auguriamo che in questo finale di stagione riescano a darci una mano importante". Sul Genoa: "E' in grande forma fisica, è micidiale nelle ripartenze, con un buon palleggio a centrocampo, e si difende bene. Servirà attenzione, rabbia, determinazione, una prova di maturità importante dopo le sconfitte contro Chievo e Napoli". L'intervista integrale nelle pagine de La Gazzetta dello Sport.