A Corviale, periferia ovest di Roma, un gigante di cemento si snoda per un chilometro. Da quelle parti lo chiamo ‘il serpentone’. È un agglomerato di case popolari, per anni simbolo delle difficoltà della periferia romana. Oggi non è più solo quello, perché tra quei palazzoni nel 2005 è nata un’oasi felice. E’ il Calciosociale, società sportiva dilettantistica che offre una realtà diversi ai ragazzi del quartiere.
Oggi, all’originario ‘Campo dei miracoli’, che per anni ha accolto giovani di ogni età, se n’è aggiunto un altro. Un campo di calcio a 11 in costruzione da prima della pandemia. All’inaugurazione erano presenti, oltre al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il presidente del Coni Giovanni Malagò e quello della Figc Gabriele Gravina.
Ospite d’onore il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Qui c'è una straordinaria manifestazione di quello che emerge nella società. Ho letto delle scritte splendide, come stare insieme, dialogare con il rispetto reciproco, rimuovendo così quegli effetti negativi che spesso si vedono nel mondo del calcio”, ha detto il Capo dello Stato. Che ha poi scherzato: “Ho saputo che qui al Calciosociale applicate la regola per cui i rigori li tirano i ragazzi più deboli: se fosse stata applicata quando ero ragazzino, questa regola mi avrebbe consentito di tirare qualche rigore in più”.
Sotto i mille occhi del serpentone che sovrasta il campo, poco dopo, i ragazzi del Calciosociale hanno giocato la partita inaugurale, con il presidente Mattarella tifoso d’eccezione: “Questo campo dei miracoli è un luogo che esprime speranza fiducia e concreta crescita sociale. Si crea una realtà concreta, è un propellente alla crescita individuale e sociale. Se i bambini apprendono questo criterio, di collaborare questo consente loro in futuro di essere protagonisti in senso positivo. Rispettatevi sempre tra di voi. Rispetto per tutti e collaborazione. Oggi si inaugura non un campo di calcio ma una prospettiva”, ha detto ancora il Capo dello Stato.