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Data: 08/09/2016 -

Mascherina addosso e calcio alla sfortuna: il Barcellona e la bella "sfida" alla nazionale spagnola non vedenti

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Mettete Messi, Sergio Busquets, Rakitic, Sergi Roberto e il portiere Jordi Masip in un campo di calcio a 5. Gli avversari? Normalmente non importerebbe. Troppo più forte la formazione ‘made in Barcellona’. Questa volta, però, gli avversari erano di un altro livello, ben più elevato rispetto a quello di Messi e compagni. Possibile? Eccome. Semplicemente, non si è giocato al più classico ‘futsal', ma al cosiddetto ‘Calcio a 5-un-lato’, lo sport calcistico praticato da non vedenti presente anche alle Paralimpiadi. La bellissima iniziativa, promossa dalla Fondazione FC Barcelona, Unicef e dal Comitato Olimpico Internazionale, ha visto sfidarsi la selezione spagnola e i cinque campioni blaugrana, con l'obbligo di sottostare chiaramente alle regole della disciplina: benda sugli occhi obbligatoria, tranne per i portieri (vedenti) e tiri dal dischetto. Una splendida occasione per far conoscere al mondo la bellezza del calcio anche per chi è non vedente: Pedro Gutierrez, Jose Luis Gier, Javier Alvaro, Francisco Javier Perez, Marcelo Rosado e Sergio Cano, atleti disabili della selezione spagnola, hanno così spiegato con grande pazienza, le chiavi per la pratica del ‘Calcio a 5-un-lato’ a Messi. Risultato finale? Poco importa. Solidarietà e condivisione di sensazioni ed emozioni con chi è stato meno fortunato: questa, in fondo, si è rivelata l’unica vittoria. Da parte di tutti.


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