Oggi contava vincere. Per la classifica e per il morale. Lo ha fatto il Marsiglia di Igor Tudor contro il Lione in uno "choc des Olympiques" - così è chiamata la sfida tra due dei club tra i più vincenti di Francia - che di sicuro non rimarrà per spettacolarità negli annali del calcio francese. Una partita che conferma la regola non scritta dei "classici": chi arriva con meno certezze, alla fine ha la meglio. L'ha decisa Samuel Gigot, l'uomo dei derby.
L'OM si presentava alla sfida con quattro sconfitte nelle ultime cinque. L'ultima contro il Tottenham era addirittura costata l'eliminazione dalle coppe europee in un girone di Champions League alla portata. Questa sera gli uomini di Tudor l'hanno vinta "all'italiana": di cuore, di carattere e con un'ottima prova difensiva.
I fischi a Tudor, il supporto del Vélodrome e un Nuno Tavares incontenibile: il racconto del match
Il Vélodrome è da sempre uno stadio caldo, che non fatica ad esternare emozioni e sensazioni. Lo fa quando le cose vanno bene, lo fa anche e soprattutto quando le cose vanno male. Lo ha dimostrato stasera: alla fine dell'annuncio delle formazioni, sul maxischermo appare Igor Tudor, allenatore del Marsiglia. In quel momento partono i fischi di tutto lo stadio, quasi a voler sottolineare il proprio malcontento per il periodo complicato dell'OM. Da lì però comincia la partita e - nonostante gli ultimi negativi risultati - il Vélodrome non smette mai di cantare. Anzi, alla fine risulterà anche il dodicesimo uomo in campo, offrendo spinta ed energia in più ai calciatori in campo.
Energie mentali e fisiche, quelle che Nuno Tavares non ha mai esaurito fino al 90', quando è stato sostituito da Toure. L'esterno portoghese, classe 2000, in prestito dall'Arsenal ha arato e dominato la fascia sinistra dall'inizio alla fine. Sul binario o convergendo in mezzo, con cross perfetti dal fondo o dalla trequarti, Tavares ha giocato una partita totale. Aggressività, disciplina tattica, qualità e quantità. Non è mancato nulla, solo l'assist.
Assist che ha invece realizzato una vecchia conoscenza della nostra Serie A, Jordan Veretout. L'ex centrocampista di Fiorentina e Roma ha creato diversi pericoli da calcio piazzato, finché al 43', sul finire di primo tempo, ha messo in mezzo un pallone sul quale c'era scritto "basta spingere". E Gigot ha fatto il suo dovere, mettendolo di testa alle spalle di Anthony Lopes. Una partita non spettacolare, maschia, con poche occasioni, risolta da un episodio: il gol di testa di Samuel Gigot, l'uomo dei derby.
Dalla Russia alla Francia, chi è Gigot: il centrale con il vizio del gol
Difensore centrale alto quasi 190 cm, Gigot ha annullato e sovrastato dal punto di vista fisico sia Dembelé che Lacazette, attaccanti del Lione. Fisicità e cattiveria agonistica che oggi (ma non solo) ha fatto valere anche in zona gol, segnando la rete decisiva. Ma perché l'uomo dei derby? Perché Gigot ne ha già decisi tre in carriera con quattro gol. Due in Russia, uno in Francia. E di ruolo - lo ricordiamo - fa il difensore centrale.
Nella stagione 2019/20, con la maglia dello Spartak Mosca, decise il derby contro il CSKA Mosca addirittura con una doppietta, di cui uno ancora di testa. 2-1 il risultato finale in favore dello Spartak. Due stagioni dopo, nel 2021/22, nel classico tra Spartak Mosca e Dinamo Mosca segnò la rete del definitivo 2-2 al 91'. Tanto per cambiare, ancora con un colpo di testa.
Oggi ha deciso un altro derby. Non un derby per ragioni territoriali, ma un "classico" tra due delle squadre più vincenti in Francia quali sono Marsiglia e Lione. Sfortunato in uno scontro con l'assistman Vereout, ha anche dovuto lasciare il campo al 61' per infortunio. Ironia della sorte: nel suo primo gol con l'OM (quello di oggi era il secondo in campionato) contro il Lille, lasciò il campo sempre nel secondo tempo a causa di un problema muscolare. Poco importa: il Marsiglia ottiene tre punti fondamentali grazie alla sua rete e sale al quarto posto in classifica. In Francia, le gigot (il "cosciotto") - associato all'agnello - è anche un piatto tipico della cucina locale durante le festività pasquali. Questa sera, però, indigesto per il Lione e per i suoi tifosi.