Maradona da un lato, Domenico Dolce e Stefano Gabbana dall'altro. Non si tratta di un dibattito o di un confronto dialettico, bensì di una citazione in giudizio davanti al Tribunale di Milano presentata dal Pibe de Oro nei confronti dei due stilisti. A spingere l'argentino ad adire le vie legali è stato il comportamento di Dolce e Gabbana che, senza autorizzazione, hanno utilizzato il nome di Maradona durante una sfilata tenutasi a Napoli l'estate scorsa. I due stilisti hanno impresso su una propria creazione il nome dell'argentino, riproponendo di fatto per fini commerciali la maglia con cui il Pibe de Oro incantò il San Paolo.
Lo stesso Maradona ha diramato un comunicato in cui ha spiegato i motivi della sua citazione in giudizio: "Ho dato mandato ai miei legali di citare in giudizio gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana ed ottenere il giusto risarcimento perché, durante una loro sfilata a Napoli, hanno utilizzato il mio nome, senza alcuna autorizzazione. Pur conservando per il loro lavoro stima e considerazione sono stato costretto a tutelare i miei interessi violati da una politica di marketing speculativo da parte degli stilisti. Ora attendo con serenità la decisione dei giudici italiani".