I suoi Dorados vincono, ma Maradona, allenatore dei messicani, ha la testa rivolta altrove. O meglio, anche altrove. All'Argentina: che ha perso 3-1 contro il Venezuela a Madrid. Una vittoria clamorosa, che ha anche avuto dei risvolti politici inquietanti. Il commento del pibe de oro? "Non l'ho vista, non guardo gli horror". Sala stampa spiazzata, ma una vera e propria filippica contro la federazione albiceleste: "persone inette che governano la nazionale. Cosa pensavano? Che avrebbero vinto contro il Venezuela? Nessuno è così stupido: loro sono forti, contro questa Argentina non hanno fatto fatica. Così non si vincerà mai".
Un duro attacco di Maradona, che ne ha per tutti: "Io mi sento argentino, ma quando parlo con i vari Ruggeri, Batista, Giusti, Pumpido e Caniggia, questi non la pensano diveramente da me. Questa squadra non merita la maglia che indossa. Non ho idea chi sia il presidente della Federazione Argentina (Tapia, ndr), non so se sia professore di matematica o altro. Non ne ho proprio la minima idea. Mi dispiace per il popolo argentino che continua a credere a questi bugiardi e per i giocatori che ci devono mettere la faccia, mentre toccherebbe ai dirigenti. Non parlatemi di loro: mi hanno distrutto 15 anni di carriera e di nazionale".