Felipe Sodinha è pronto a tornare. Il 31 gennaio la visita allo Starhotel, sede del calciomercato, per la firma del contratto e le prime parole sulla sua nuova vita. Oggi la presentazione ufficiale con la nuova maglia del Mantova, insieme al presidente Marco De Sanctis e il ds Elio Signorelli. Domenica invece il possibile nuovo esordio da calciatore, nella sfida contro la FeralpiSalò: "Io sono a disposizione, non certo pronto per 90', ma ci sono". Ora la palla passa all'allenatore, ma il brasiliano è già carico in vista della sua nuova avventura. "Sono contentissimo di essere a Mantova, è una piazza importantissima. Sono venuto motivato per farmi un'altra vita. C'erano tante squadre che mi cercavano. In Italia, in Portogallo e in Brasile, ma sono venuto qui perché ho scelto con il cuore".
Nuova vita che è partita dal giorno del ritiro dal calcio. "È cambiato tutto. Piangevo quando stavo a casa, stavo male. - ammette Sodinha - Ho pensato a tutto quello che facevo di sbagliato nella mia vita, ci ho ragionato e ho deciso di cambiare. Ho trovato la fede, ma soprattutto ho ritrovato la mia famiglia. Loro mi sono stati sempre vicino ma io non li aiutavo mai. Lo facevo solo con i soldi, ma nella vita sono tutto. Ho trovato mia moglie e da lì ho ricominciato la mia nuova vita. Da zero".
Famiglia brasiliana e famiglia mantovana. Due parti del suo cuore "nuovo": "Qui a Mantova tutti mi hanno accolto benissimo, la vedo come una vera famiglia che difficilmente trovi nel calcio. Sono tutti uniti e per me è tanto importante sentirmi in famiglia. Visto che i miei sono lontani. E tutto questo mi fa venire voglia di allenarmi, di venire a giocare". Normalità e amore per il calcio. Il ritorno di Sodinha è il ritorno del campione della porta accanto. Quello della gente ‘normale’ che si rivede in un campione ‘normale’.