Meno di ventiquattro ore, poi finalmente sarà Real Madrid-Napoli. Attesa che cresce per la gara di andata degli ottavi di finale di Champions League e atmosfera ormai caldissima nella capitale spagnola, sempre più invasa dai tifosi azzurri. E proprio dell'atmosfera e dell'attesa per la grande sfida del Bernabeu ha parlato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, intervenuto ai microfoni di SkY Sport: "C'è una bella atmosfera, questa gara è come una festa popolare - ha detto. Il calcio è la festa di tutti ed è giusto che si festeggi così. La sfida di domani? Io mi aspetto che la mia squadra si impegni, così come ha sempre fatto, soprattutto nell’interpretazione del calcio 'sarriano', che è un calcio molto spettacolare, che però può anche riservare brutte sorprese. Quando si gioca in maniera un po' sfrontata si può anche prenderla in quel posto, ma noi speriamo che in quel posto se la prendano gli altri".
"Sarri? Lui l’ho scelto io. Me ne sono preso la responsabilità anche quando lo contestavano, dicendo di contestare me ma non lui - ha continuato De Laurentiis -. Per me non significa nulla vincere una coppa, lo so che serve riscattarci e che gli italiani e i napoletani hanno bisogno di tutto ciò, però secondo me è anche bello avere dei paladini come Sarri, che siano onesti intellettualmente e che non pensino solamente a vincere per essere riconfermati, ma pensino a fare un bel gioco. Questo è quello che ci premia e che premia i tifosi napoletani. Il più grande regalo che possiamo attribuirci è giocare un bel calcio in Europa. Sarri è una persona colta, non ci si annoia mai a passare una giornata con lui. Per me, che vivo di cinema e vivo di contenuti, tutto questo è molto importante. In Sarri trovo quel ragazzino indomito che è passato attraverso mille intemperie ed è arrivato finalmente nel ruolo che gli compete, difendendolo con i denti e difendendo la sua idea di gioco. Noi dobbiamo accompagnarlo in questo, cercando di vincere il più possibile".
L'uomo decisivo al Bernabeu potrebbe essere Dries Mertens, che a suon di gol sta facendo dimenticare Higuain: "Chi è più forte tra Mertens o Higuain da centravanti? Mertens, perché può occupare più ruoli, e può giocare anche non da centravanti. Poi dipende se uno ne fa una dimensione meramente quantistica. Se si parla soltanto di numero di gol, allora forse può vincere Higuain, ma sul piano della qualità, anche di assist e di non egocentrismo, uno come Mertens è un ragazzo d’oro perché non si inquieta mai per quello che fanno gli altri, lo può fare solo per i suoi errori. E' molto più generoso".
Al seguito del Napoli anche diversi tifosi 'eccellenti', come il regista premio Oscar Paolo Sorrentino: "Se ho sentito le stesse sensazioni di quando si va agli Oscar? No, perchè spero di andare avanti e spero che ci sia ancora tanta strada da fare - ancora il presidente del Napoli -. Abbiamo scelto la strada della condivisione di questo evento con personaggi illustri perchè, ad esempio, uno come sorrentino ama il Napoli più di ogni altra cosa, forse anche più del suo lavoro. Perché i nostri amici napoletani che mi hanno accompagnato in questa avventura non aspettavano altro che starmi vicino anche in queste sofferenze, perché le attese sono sofferenze".
E in chiusura anche una battuta su Diego Armando Maradona, anch'egli presente domani al Bernabeu: "Diego è un uomo che ama molto Napoli e la squadra del Napoli - ha concluso De Laurentiis -, quindi secondo me è la persona più giusta per rappresentare il Napoli in futuro. Poi vedremo, quindi chi vivrà vedrà".