Eppure a Manchester, sponda United, si pensava a qualcosa di meglio. L'ultima Premier era finita con 14 risultati utili consecutivi e il raggiungimento del terzo posto. Sembrava il miglior trampolino di lancio per vivere finalmente una stagione, quella attuale, da protagonisti. E invece è cominciata malissimo, con appena tre punti nelle prime tre giornate. Un solo sorriso, ovvero il fortunoso successo sul Brighton, poi il ko con il Crystal Palace e l'umiliazione subita per mano del Tottenham.
La difesa fa acqua
Come sottolinea il Daily Mail, il primo problema sono i gol subiti. Strano per una difesa che complessivamente è costata circa 200 milioni di sterline. Maguire(80 milioni e reduce da un'estate fatta di problemi giudiziari), Bailly e Lindelof (30), Aaron Wan-Bissaka (50), senza considerare i vari Shaw (31,5) e David de Gea (18). Ma i gol subiti sono 11 in tre gare, decisamente troppi. Lo stesso numero di reti incassate dal Fulham, il primo candidato alla retrocessione (e ha giocato una partita in più). Mai così male lo United dal 1930-31 (lì i Red Devils arrivarono a quota 13).
Che fatica in attacco
Le cose non vanno meglio in avanti. Sempre secondo quanto riporta Sportmail, lo United ha tirato in porta appena nove volte in tre giornate. Solo West Brom, Sheffield United, Crystal Palace e Newcastle hanno fatto peggio. Il Fulham, si torna sempre là, ha tirato in porta 13 volte. Il Liverpool addirittura 28, cioè sette a gara. Il Manchester City, nonostante un inizio difficile, ne ha prodotti 16. La speranza è che con Cavani ci possa essere un miglioramento.
C'era una volta Old Trafford
Old Trafford, teatro dei sogni che adesso sembra più una casa degli orrori. È solo la quinta volta nella storia del club che i Red Devils hanno perso le prime due partite casalinghe in campionato (Crystal Palace e Tottenham). Dobbiamo tornare indietro alla stagione 1986/87 per trovare l'ultimo precedente.
Era l'inizio del regno di Sir Alex Ferguson, le cui prime difficoltà sono state poi cancellate dai tanti successi. Chissà se una sorte simile toccherà anche a Solskjaer.