Un weekend complicato per il centrocampista francese dei Red Devils Paul Pogba, che si è reso protagonista in negativo nell’ultimo match del Manchester United sul campo del Wolverhampton. Sul punteggio di 1-1, l’ex Juventus ha sbagliato un rigore – peraltro ‘rubato’ a Rashford – che sarebbe potuto risultare decisivo per la vittoria della propria squadra.
La partita si è conclusa con una rete ciascuno, ma la parte peggiore è andata in scena nelle ore seguenti. Pogba è stato infatti riempito di insulti razzisti sui social nel post-gara, fatto che ha portato lo stesso Manchester United a difendere il proprio giocatore: “Ci muoveremo in modo molto deciso contro qualsiasi persona ritenuta colpevole di insulti e discriminazione razziali. Siamo tutti disgustati da quanto stia accadendo a Paul Pogba e lo condanniamo totalmente. Le persone che hanno espresso tali opinioni non rappresentano i valori del nostro grande club ed è incoraggiante notare che la maggioranza dei nostri tifosi condanni ciò anche sui social media. Il Manchester United ha tolleranza zero nei confronti di qualsiasi forma di razzismo o discriminazione” le parole della società attraverso una nota ufficiale.
Oltre al club, però, anche i compagni di squadra hanno dimostrato la propria vicinanza a Pogba. Primo fra tutti Rashford, con il quale il francese si era conteso il rigore: “Ora basta, Twitter deve fermare tutto questo. Lo United è una famiglia e Pogba rappresenta una grande parte di essa. Attaccare lui vuol dire attaccare tutti noi” ha twittato l’attaccante inglese.
Sulla stessa linea il nuovo acquisto Maguire: “Tutto ciò è disgustoso, i social media devono fare qualcosa a tal riguardo. Ogni account deve essere confermato da un passaporto o da una patente di guida. Bisogna impedire a questi ridicoli troll di creare profili per offendere le persone” ha scritto su Twitter il difensore. La presa di posizione di club e giocatori non poteva essere più chiara.