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Data: 13/10/2024 -

Dal "no" del Torino ai dilettanti. "Era già pronto": Lucca raccontato da chi lo ha lanciato a 16 anni

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Lorenzo Lucca raccontato da chi lo ha lanciato in Prima squadra: le parole di Rino Vanacore a gianlucadimarzio.com
Lorenzo Lucca raccontato da chi lo ha lanciato in Prima squadra: le parole di Rino Vanacore a gianlucadimarzio.com

"Per chi corri?". Una domanda retorica, forse, che Lorenzo Lucca si è fatto pubblicamente sul suo profilo Instagram postando due foto: una con la divisa della Nazionale italiana, l'altra di quando vestiva la maglia dell'Atletico Torino nei dilettanti. Un sogno realizzato, frutto di una consapevolezza che già in adolescenza l'attaccante aveva. Ma non era l'unico convinto che avrebbe fatto strada. Il primo a credere in lui è stato Rino Vanacore, l'allenatore che lo ha lanciato titolare a 16 anni in Prima squadra.

 

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"A 16 anni si vedeva sarebbe arrivato tra i professionisti": Vanacore racconta Lucca

Un mese. È questo il periodo che Rino Vanacore ha trascorso con Lorenzo Lucca ma gli è bastato per capire le sue potenzialità. "Dovevo andare all'Atletico Torino a fare l'U17, ma dopo l'esonero dell'allenatore della Prima squadra mi hanno promosso per sostituirlo - racconta ai microfoni di gianlucadimarzio.com Vanacore -. Lucca è arrivato in prestito dal Torino per fare l'U17 ma dopo un allenamento l'ho subito chiamato con i grandi perché aveva doti fisiche importanti. Era 1,88, magrissimo e snello. Tecnicamente non era male, veniva a legare il gioco oltre a essere un uomo d'area di rigore. È un ragazzo d'oro. Era più forte di altri ragazzi più grandi di lui. Dopo qualche giorno di allenamento non ho avuto dubbi: l'ho fatto esordire dal primo minuto ad Asti perché si vedeva che sarebbe arrivato nel professionismo. Fece il gol dell'1-1 di testa".

Sembra l'inizio di una storia a lieto fine, ma subito dopo la partita Vanacore si è dimesso. La società, seppur puntasse su un progetto giovani, è andata dall'allenatore a chiedergli spiegazioni avendo visto un 16enne titolare. Da lì sono nate delle discussioni che hanno portato Vanacore e l'Atletico Torino a separarsi e Lorenzo Lucca a ritornare nell'U17. "Il ragazzo mi piaceva e secondo me poteva fare bene. Dopo Asti non è più andato in Prima squadra - spiega Rino -. Era molto freddo e introverso, non parlava molto. Essendo poi nei grandi parlava ancora meno. Secondo me però era il più pronto a fare la Promozione a 16 anni. Ha avuto molto carattere, è stato mandato in prestito dal Torino tra i dilettanti. Di solito molti ragazzi si perdono, mentre lui ha avuto la forza di resistere. Non so se la mia chiamata in Prima squadra lo ha aiutato o meno ma lui è stato caparbio ed è arrivato fino in fondo. È stato premiato di tutti gli sforzi che ha fatto". 

 

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Vi sentite ancora? "Io non so nemmeno se lui si ricorda tanto di quel mese assieme - risponde Vanacore ridendo alla domanda -. Il padre mi stimava, era contento che fosse venuto in Prima squadra. Merita solo i complimenti, è stato scartato dal Torino ma se uno va all'Ajax vuol dire che hai qualcosa. Spalletti l'ha scelto perché ha le qualità di fare bene in Nazionale. Anche con le caratteristiche che ha da prima punta è importante, si è anche irrobustito rispetto a quando aveva 16 anni che era molto magro, forse è anche il motivo per cui non lo hanno preso visto che al tempo guardavano molto la fisicità". 

 

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La Nazionale è arrivata per Lucca grazie alle ottime prestazioni fatte con la maglia dell'Udinese. Ma è pronto per una big? Vanacore non ha dubbi: "È migliorato, ora anche Udine è una bella piazza per lui e sta facendo diversi gol, si può togliere delle soddisfazioni. Con tutti gli impegni che hanno le big ci può stare tranquillamente già ora come quarta punta in una grande. Se ti convocano in Nazionale, c'è un motivo. Ha fatto una bella gavetta". 

Gavetta e tanta corsa. Ma "per chi corri?". Lorenzo Lucca lo sapeva già a 16 anni. 

 



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