Ha vinto la squadra che lo ha meritato di più, ma a uscire tra gli applausi sono stati tutti i protagonisti in campo. Per capire fino in fondo Locri-Bari 0-3, partita che potrebbe aver indirizzato il campionato dei biancorossi verso la promozione in C - i punti di vantaggio sulla Turris, seconda e bloccata sul pareggio dal Marsala, sono diventati 11 a 10 giornate dalla fine - bisogna partire dalla fine.
Il Comunale di Locri, vestito a festa e pieno in ogni ordine di posti, applaude il gruppo allenato da Alessandro Pellicori, nonostante la zona playout sia diventata una realtà con la quale convivere. Il Bari che si gode gli applausi dei 300 tifosi arrivati dalla Puglia, poi risponde a quelli del pubblico di casa.
Una lunga giornata. Avviata alle 13.30: cancelli aperti, le prime code, il tifo di casa che prende posto. Si distribuiscono cartelloni amaranto, si preparano coreografie, si colora a festa lo stadio. La partita, però, perde un protagonista: un problema alla schiena mette ko Franco Brienza, il più atteso da queste parti per i trascorsi alla Reggina. “Pazienza” sorride amaro qualcuno. “Ma l’autografo lo farà lo stesso?” chiede qualche bimbo in cerca di conferme. I minuti passano. Una grande scritta “1909” spunta dalla tribuna. È l’anno di fondazione del Locri, che festeggia i 110 anni di storia. Quale ospite migliore per la famiglia Modafferri se non il Bari, la regina del girone. Corazzata temuta, come un piccolo striscione ricorda: “Sullo 0-4 vi fermate?”. Chi l’ha scritto non lo sa, ma ci andrà vicino.
Inizia la partita. Marfella mura De Marco, Pozzebon spreca di testa. Alla fine del primo tempo è 0-0, giusto nella forma e nei contenuti. Poi viene fuori la forza dirompente del Bari: Di Cesare fa da apriscatole con un tocco da attaccante puro, Simeri e Floriano chiudono la partita a 15’ dalla fine. Qualcuno tra i tifosi di casa va via prima del fischio finale. “Oggi il risultato contava poco, giochiamo due campionati diversi”. Alla fine, restano gli applausi. E i momenti di preoccupazione per Nicola, tifoso del Bari che al gol dello 0-1 ha perso l’equilibrio ed è incappato in una brutta caduta. Ricoverato in ospedale, gli è stata riscontrata la rottura di una vertebra cervicale, ma si muove. Dovrà rimanere con il collo immobilizzato da un collare per un po'. Il Bari gli ha dedicato la vittoria con una telefonata dal pullman di ritorno.
Luca Guerra