"Tonny" Sanabria si è già preso il Genoa. In meno di un mese. Tre gol in quattro partite, ed un'operazione che per i rossoblù potrebbe rivelarsi vincente per il futuro. Il Genoa, infatti, ha un obbligo di riscatto fissato a 14 milioni se l'attaccante paraguayano dovesse segnare 9 reti - al momento ne mancano 6 - . Un investimento che potrebbe portare nelle casse del Genoa, in futuro, un'importante plusvalenza.
Ma non saranno solo i rossoblù eventualmente a sorridere. Se la società del presidente Preziosi dovesse riscattare Sanabria, di quei 14 milioni, 7 andrebbero alla Roma, visto il diritto del 50% sulla futura rivendita. Roma che quindi ( tra Betis nel 2016, ed ipoteticamente Genoa) incasserebbe 14,5 milioni. Ora è tutto nelle mani di "Tonny" Sanabria, anzi nei piedi, con la consapevolezza che stavolta, al terzo tentativo, l'Italia è il posto giusto per far esplodere tutto il suo talento
Nato in Paraguay, era il più grande di cinque fratelli, Antonio Sanabria. Soprannominato "Tonny", i suoi primi passi nel mondo del calcio li mosse nel calcio a 5. Si divertiva con gli amici ed i suoi fratelli, ma ben presto il calcio per lui diventò più di un semplice divertimento. Nel 2004 a soli otto anni, infatti, entra nelle giovanili del Cerro Porteno, squadra di cui è anche tifoso.
Poi il trasferimento in Spagna per motivi di lavoro dei suoi genitori, con il passaggio a La Blanca Subur, squadra dilettantistica situata nella città di Sitges a Sud di Barcellona. Un destino da predestinato nel segno del talento e della classe, ed infatti a 14 anni il passaggio nel "mondo dei grandi". Dalla provincia alla città, da La Blanca Subur al Barcellona. I blaugrana, infatti, rimasero folgorati dal talento di Sanabria e lo strapparono alla spietata concorrenza di Espanyol e soprattutto Real Madrid.
La "Masia" è il luogo migliore per crescere e far esplodere definitivamente il suo talento, ma non sempre le strade che il destino ha disegnato per noi sono lineari. L'esordio in prima squadra non arriva mai. Sanabria è inghiottito nel Barcellona dei campioni, ed in mezzo a tanto talento e tanta magia, il suo si perde e la magia svanisce.
Nel gennaio 2014, "Tonny" saluta Barcellona e la Spagna, destinazione Italia. Lo acquista il Sassuolo in un'operazione con la Roma, per 4,5 milioni di euro. Solo due spezzoni di partita nei suoi primi mesi italiani, poi il passaggio alla Roma. Anche qui l'Italia non gli strizza l'occhio. Prima viene escluso dalla lista dei 25 per la Champions League, e durante l'anno anche qui il suo minutaggio si conta in due spezzoni di gara.
Sanabria ha perso il sorriso, e decide così di ritornare in Spagna: lo aspetta lo Sporting Gijon. Sanabria gioca, segna e diventa il giocatore più giovane nei campionati europei principali ad aver già segnato 10 gol in campionato nella stagione 2015-2016. Quella Spagna croce e delizia, si riscopre casa sua. La stagione allo Sporting lo premia, ed arriva il passaggio al Betis Siviglia. La Roma incassa 7,5 milioni di euro, e si riserva il 50% di una futura cessione e un diritto di riacquisto da 11 milioni entro due anni e 14,5 al termine del terzo (quello attuale, il 2018/2019). Il diritto di riacquisto non arriva, ma l'Italia sarà ancora nel destino di Sanabria.
E' il gennaio 2019, il Genoa decide di vendere Krzysztof Piatek al Milan, e per sostituirlo punta proprio sull'ex Roma. L'impatto con l'Italia, questa volta è importante. Il resto è storia, il futuro tutto da scrivere.
