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Data: 28/07/2018 -

Lo fischiano, Ibra risponde: "Stadi piccoli, per me come un allenamento"

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Non è riuscito a segnare in campo lo svedese, ma fuori è il solito show. I tifosi avversari lo fischiano per tutta la partita, lui scrolla le spalle: "Stadi da 20 000 persone. Così per me è un allenamento..."
Non è riuscito a segnare in campo lo svedese, ma fuori è il solito show. I tifosi avversari lo fischiano per tutta la partita, lui scrolla le spalle: "Stadi da 20 000 persone. Così per me è un allenamento..."

Passano gli anni, cambiano i campionati e i continenti. Ma Ibrahimovic rimane il solito di sempre. Gol, assist, vittorie e anche una grande "autostima", chiamiamola così. Dodici gol e tre assist in sedici partite fin qui per lui in MLS. I suoi Los Angeles Galaxy non perdono dallo scorso 31 maggio e si trovano in piena zona playoff. Merito suo, soprattutto. Anche perché lo svedese ne ha segnati sei nelle ultime sette partite, fermandosi proprio nell'ultimo incontro disputato. Contro chi? L'altra squadra di Los Angeles, nel derby contro i Los Angeles FC. Il tutto dopo quasi 4 mesi dalla partita di andata, con cui incantò il mondo grazie ad una doppietta strepitosa negli ultimi minuti di gara. In quel caso fu vittoria per 3-2 dopo una rimonta pazzesca dal doppio svantaggio. Nell'ultima occasione la storia si è ripetuta, con i suoi compagni sotto di due gol.

A questo giro però lui si è limitato ad un assist e a pareggiare i conti ci hanno pensato Alessandrini e Kamara. E' mancato il botto finale, dunque. Quello Zlatan lo ha conservato per il dopo partita, perché in America le conferenze davanti ai giornalisti possono regalare delle vere sorprese, soprattutto dopo un 2-2 in un derby: "Qui ci sono stadi troppo piccoli" ha sentenziato, con chiaro riferimento al Banc of California Stadium e alla sua capienza da 22 000 posti. La causa di tutto i numerosissimi fischi con cui i tifosi di casa lo hanno bersagliato dal primo all'ultimo minuto. Tanta paura per loro, certamente. Un po' di rancore dovuto alla sconfitta dell'andata anche. Fatto sta che Zlatan non si è scomposto più di tanto: "Perchè io sono abituato a giocare davanti a ottantamila persone. E quando ti fischiano in ottantamila, allora sì che ti alzi e cominci a fare le cose come si deve. Ma se ti fischiano in ventimila, con tutto il rispetto, per me è come un allenamento. Non è riuscito a graffiare in campo, fuori decisamente sì. Come un attaccante vero, l'ennesimo gol post partita di un giocatore mai banale.



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