Sulle spalle il peso delle 75 milioni di sterline spese dal Liverpool per acquistarlo lo scorso dicembre dal Southampton. E' stato l'acquisto più costoso della storia del club Van Dijk, pilastro della difesa dei Reds. Sulla maglia, però, non c'è il suo cognome. Bensì "Virgil", il nome. Una scelta mirata, con motivazioni ben precise e che risalgono alle radici di questo ragazzo di quasi due metri ma con una sensibilità rara: "Nella mia vita non è mai stato tutto perfetto - ha raccontato in una lunga intervista al Daily Mail - mia madre si è separata da mio padre quando ero molto giovane. Fra di loro c'erano sempre un po' di problemi".
Rimase da solo con la madre il giovane Virgil, insieme al fratello più piccolo di due anni: "Lei ha cercato di prendersi cura di me come meglio poteva - ricorda - dove vivevo non era la zona migliore di Breda. Quando vivi e cresci lì non hai niente, se non la tua famiglia. Mio nonno e mia nonna ci venivano a trovare quasi ogni giorno, sono stati grandiosi". Di qui la scelta del nome che si può leggere sopra il suo caro numero 4: "E' una ragione personale - spiega - al momento non ho contatti con mio padre. Ho deciso di cambiare quando sono andato al Celtic, dopo averne discusso con chi mi stava intorno. Mio fratello e mia sorella hanno ancora il nome di mio padre. Uso ancora Van Dijk per altre cose. Anche i miei figli lo hanno"
Adesso Van Dijk è diventato un uomo e il difensore più costoso della storia del calcio: "Ero felice che il Liverpool volesse me, ma non è che sono arrivato e ho cambiato tutto. Sapere di essere costato così tanto non è facile da gestire. Ma allo stesso tempo so che nella vita ci sono cose più importanti. Mia moglie e i miei figli sono la mia priorità, per me è e sarà sempre così. Poi arrivano il calcio e altre cose". Adesso, però, c'è da pensare anche al campo. Perché il suo Liverpool ospiterà questa sera il Manchester City, il tutto dopo la sconfitta di Napoli in Champions: "Contro gli azzurri è stata una partita dura - ha concluso - la prima di tutta la stagione che abbiamo meritato di perdere. La cosa buona è che abbiamo l'opportunità di riprenderci contro la migliore squadra della Premier League. Non possiamo aspettare"