In casa Liverpool non si vince da un po’. I tempi d’oro di Rafa Benitez e Steven Gerrard sono lontani e di quel ciclo magico, nella rosa dei Reds, non c’è più traccia. Se si esclude la Coppa di Lega vinta nel 2012, nel Merseyside non si alza un trofeo da ormai dieci anni: un’eternità per una delle squadre più vincenti d’Inghilterra. Jurgen Klopp lo sa e per questo motivo ha preso una decisione quasi sacrilega, che però esprime al meglio la personalità del tedesco: i suoi giocatori non potranno più toccare la scritta “This is Anfield” prima di entrare in campo.
Sì esatto, avete capito bene. Henderson e compagni non potranno più fare quel gesto, così importante per ogni giocatore Reds, prima di imboccare il tunnel che porta al campo di gioco. Klopp è stato categorico: “Ho detto ai miei giocatori di non toccare la scritta 'This Is Anfield' fino a quando non vinceranno qualcosa. E’ un segno di rispetto". Un rispetto verso tutte quelle grandi squadre che sono entrate in quel tunnel. Un rispetto, soprattutto, per tutti quei campioni del Liverpool che hanno toccato quella famosa scritta. Klopp sa quanto questo sia importante, ma allo stesso modo ha voluto privare i suoi giocatori di un gesto così simbolico per far capire loro la vera essenza di quella scritta. Per far nascere in loro quella voglia di tornare ad essere degni di toccare quel muro prima di entrare ad Anfield. E ci sta riuscendo. Quanto fatto giovedì dai suoi ragazzi contro il Borussia Dortmund ha fatto capire al mondo intero cosa voglia davvero dire “This is Anfield”. Una privazione che, forse, ha tirato fuori nei giocatori quell’orgoglio, quel senso dell’onore e quella fierezza che in un giocatore del Liverpool non può mai mancare.
Il tedesco è arrivato solo da sei mesi, ma sembra aver già incarnato appieno la cultura Reds. Un allenatore rispettoso del passato, ma allo stesso tempo ambizioso per il futuro del Liverpool. Klopp non è un allenatore da 0-0, non è uno che accetta la mediocrità. Klopp è determinato a riportare gli antichi fasti sulle rive del Mersey, guardando al futuro con il petto fuori. Come nell’esultanza al gol di Lovren. Ma per adesso su una cosa non transige: non ci sarà il tocco sulla scritta fino a quando i suoi non diventeranno leggende. E l’Olimpo dei grandi dista solo tre partite: c’è un’Europa League da conquistare, c’è “This is Anfield” da riprendersi”.
Marco Juric