Giocasse sempre contro la Lazio non avrebbe problemi a tenere il passo di Messi e compagnia per la Scarpa d’Oro. Icardi vede biancoceleste e segna, un’equazione quasi matematica. Sette gol in nove partite, uno score quasi perfetto. Così come il suo straordinario stato di forma, che lo sta incoronando come uno degli attaccanti più letali di quest’avvio di stagione. I numeri parlano chiaro: da quando è stato schierato dal 25 settembre in poi ha sempre fatto centro. Sei totali in campionato, gli ultimi cinque arrivati con sei tiri in porta. Morale: Icardi in area non sbaglia mai.
Non ha risparmiato nemmeno la Lazio, a cui aveva fatto male nella decisiva sfida-Champions dello scorso maggio. Lì un rigore per pareggiare i conti, stasera una doppietta per legittimare quel sorpasso al fotofinish. Il cerchio si chiude all’Olimpico: dallo stacco di Vecino che ha consegnato la Champions ai nerazzurri alla finta dell’argentino che ha messo a sedere Lulic e punito Strakosha. L’Inter cresce, stupisce e vince. Aggancia il secondo posto occupato dal Napoli dopo un avvio incerto che aveva messo in dubbio l’operato di Spalletti. Ora non c’è più spazio per la diffidenza: dopo il derby l’Inter passa a pieni voti anche il difficile esame Olimpico.
L'Inter più bella della stagione è nel segno di Icardi. Capitano e uomo simbolo, sempre più trascinatore. Anche saggio, quando c’è da tenere a bada i facili entusiasmi: “Noi l’anti-Juve? Non ancora, ci mancano alcuni tasselli per arrivare al loro livello, ma stiamo crescendo – ha dichiarato l’argentino al termine della gara - Io personalmente sto vivendo un bel periodo, così come quello dell’Inter. Ultimamente abbiamo giocato grandi gare, tranne la parentesi di Barcellona”.
Doveva essere la serata degli ex, alla fine l’hanno decisa i soliti noti. De Vrij non ha visto il campo, Keita è entrato a giochi fatti. L’Olimpico lo ha salutati quasi con indifferenza. Troppo impegnati i tifosi biancocelesti a ricordare l’ultima vittoria contro una grande. Perché il problema pare essere soprattutto lì: la Lazio fatica contro le big, lo certificano i numeri. Nelle ultime 34 partite contro le grandi sono arrivate 6 vittorie (di cui una in Supercoppa Italiana contro la Juventus), 5 pareggi e 23 sconfitte. Statistiche impietose che spiegano la riluttanza della squadra biancoceleste a fare il salto di qualità. Quello che è riuscita a fare l’Inter, sempre più lanciata. Nel segno di Icardi, l’attaccante che non sbaglia mai.