È stata una Liga lunga, estenuante e, soprattutto, emozionante fino alla fine. E oggi potrebbe già dare il suo verdetto più importante. Alle 18:30, infatti, andrà in scena la 37ª giornata ad orario unificato e, con la giusta combinazione di risultati, questa potrebbe terminare con l’Atlético Madrid campione dopo 27 palpitanti giornate passate in cima alla classifica.
L’Atlético campione oggi se…
I colchoneros se la vedranno con l’Osasuna, appagato ma non ancora in vacanza. Una vittoria potrebbe significare già titolo, ma solo se il Real Madrid (a due punti di distanza) non prenderà i tre punti a Bilbao contro l’Athletic, anch’esso senza più obiettivi per questo finale di stagione. Scenari, possibilità: nulla di scontato, insomma, anche se la Federazione spagnola, nel dubbio, al Wanda Metropolitano il trofeo ce lo porterà.
In Spagna è anche la giornata della riapertura degli stadi al pubblico, ma solo nelle regioni della Zona 1 (l’iberica “zona gialla”), nella quale non rientra Madrid. Ciononostante, i tifosi dell’Atlético ripeteranno la liturgia delle ultime settimane, gridando a squarciagola in centinaia fuori dal Metropolitano per arrivare a sussurrare alle orecchie dei giocatori che ci sono anche loro. Ed è anche grazie a loro se nel proprio fortino l’Atleti finora ha risposto sempre: qui ha guadagnato 45 degli 80 punti conquistati in questa Liga, della quale è la squadra più efficace in casa.
La situazione delle inseguitrici, Real Madrid e Barcellona
Ma questa potenziale giornata di festa potrebbe anche diventare un grosso incubo per l’Atlético, se le cose si mettessero male. Gli uomini di Simeone, infatti, potrebbero anche consegnare la Liga in mano ai vicini di casa qualora perdessero o pareggiassero con l’Osasuna e il Real Madrid (due punti sotto e col favore degli scontri diretti) vincesse nel proprio impegno.
In quel caso, non solo verrebbero rimandati i festeggiamenti, ma potenzialmente anche cancellati, perché a quel punto la squadra di Zidane saprebbe che con una vittoria nell’ultima giornata contro il Villarreal sarebbe campione a prescindere dal risultato rojiblanco.
C’è decisamente meno fiducia nel Barcellona, ancora matematicamente in lizza per i suoi quattro punti di distacco dalla vetta ma mentalmente fuori dalla corsa. D’altronde, lo ha detto anche Busquets dopo il 3-3 dell’ultima giornata con il Levante, la partita che ha tolto al Barça le ambizioni di titolo dopo che i blaugrana sono invece stati vicinissimi a prendersi la vetta della classifica una manciata di partite prima. Con una vittoria dell’Atlético oggi sarebbero ufficialmente fuori dai giochi.
Tutta la Liga in gioco
Ma non c’è solo il titolo in ballo oggi. Evento più unico che raro, in questa penultima giornata tutte e 10 le partite sono ancora decisive per almeno una delle squadre coinvolte. Con il quarto posto già assegnato al Siviglia, rimangono da sciogliere i nodi Europa League, Conference League e retrocessione.
A due giornate dalla fine, in Europa andranno tre fra Real Sociedad (56), Betis (55), Villarreal (55) e Celta Vigo (50). Il Celta, in caso di arrivo a pari punti, sarebbe in svantaggio contro Real Sociedad e Villarreal, ma ha ancora uno scontro diretto da giocare con il Betis che potrebbe regalare sorprese nell’ultima giornata.
Scendendo al fondo della classifica, invece, quello spagnolo è l’unico fra i top 5 campionati europei a non aver ancora neanche una squadra condannata alla retrocessione. Per adesso le ultime tre sono Eibar (30), Elche (30) e Valladolid (31), ma rimangono in pericolo Huesca (33), Getafe (34) e Alavés (35).
