Quarti di finale della Liga Aguila 2018, nella conferenza stampa successiva alla vittoria che ha consegnato alla sua squadra la semifinale, l’allenatore ecuadoriano del Deportivo Independiente Medellín denuncia un fatto accaduto nello spogliatoio dello stadio Alfonzo Lopez: “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo ma quella di oggi non è stata una gran serata. I ragazzi sono usciti da uno spogliatoio che aveva un odore esagerato, quello di una sostanza chimica rara e queste cose vanno dette perché non dovrebbero accadere”.
“Abbiamo portato via le nostre cose che erano lì perché quell’odore si attaccava a tutto e credo che questo non sia il modo giusto per giocare questo tipo di partita”. Queste le parole di Octavio Zambrano, che hanno quasi dato il via a una serie di indagini che nelle scorse ore hanno parzialmente risolto il “mistero“. Come riporta Marca, nella parte di impianto dedicato alla squadra ospite sono state trovate (tante) pastiglie di canfora, una sostanza che si sospetta possa essere stata messa volontariamente dal club di casa (il Bucaramanga) per provare a indebolire gli avversari.
“Ne abbiamo trovata una quantità decisamente importante, per questo la squadra durante il riscaldamento e con l’innalzarsi della temperatura è stata penalizzata. Forse un odore così forte può aver stordito i ragazzi ma per fortuna nessuno ha mostrato danni seri alla salute. Speriamo che questo tipo di casi non si verifichi più nei nostri stadi”. Un modo per fermare l’avversario già in vantaggio dopo la partita di andata? Una possibilità su cui si sta investigando, quel che è certo è che il gran numero di pastiglie trovate dove non avrebbero dovuto essere ha insospettito un po’ tutti.
La canfora è una sostanza bianca e cristallina dalle molteplici proprietà, con un odore particolare, e viene usata per trattare alcune malattie e per profumare gli ambienti. Ma se utilizzata in quantità eccessive può arrivare ad essere tossica per gli essere umani e provocare vomito, mal di testa, coliche e irritazioni.