Un italiano che sorride, un altro che deve rinunciare al sogno di una salvezza che sarebbe stata miracolosa. È la storia di Carlo Ancelotti e Alessio Lisci, allenatori di Real Madrid e Levante.
Al Bernabeu è finita in goleada, nella partita della terz'ultima di Liga: un 6-0 tennistico che condanna il Levante alla retrocessione in Segunda Divisiòn dopo 5 anni di permanenza in Liga.
Levante, Lisci fallisce l'impresa
Ci aveva provato, Alessio Lisci, subentrato a Javier Pereira a dicembre. Lui, trentaseienne, romano (leggi qui la sua storia), ha il Levante nel cuore, dopo più di un decennio trascorso nel club valenciano. Dopo aver riportato la squadra alla vittoria (mancava dalla stagione scorsa), Lisci però non è riuscito a imprimere una svolta definitiva alla stagione del Levante, che così retrocede aritmeticamente a due giornate dalla fine. Troppi i 6 punti di distacco dal Cadice quart'ultimo, considerato lo scontro diretto sfavorevole alla squadra di Lisci.
Vince invece Ancelotti, che ha già aritmeticamente conquistato la Liga ma continua a fare punti, in attesa della finale di Champions League del 28 maggio contro il Liverpool. A segno, nell'ordine: Mendy, Benzema, Rodrygo, Vinicius (tripletta). A fine partita, molti musi lunghi nel Levante, e qualche lacrima: tra i più "provati", "El Comandante"", José Luis Morales, e Roger Martì, colonne della squadra negli ultimi anni. Il Levante si era (quasi) rassegnato alla retrocessione in Segunda, ma avrebbe voluto salutare la Liga in modo ben diverso.