Uno dei club più titolati d'Estonia con alle spalle una storia da romanzo ed un italiano emigrato in terra estone a caccia di fortuna ( trovata ) a guidare la difesa.
Levadia Tallinn, le tappe della scalata
Il Levadia Tallinn, squadra con sede nell'omonima città di Tallinn, è ad oggi uno dei club più titolati dell'Estonia alle spalle dei cugini del Flora. Nella sua nemmeno trentennale storia, anno di fondazione 1998, il Levadia ha scalato in fretta le classifiche diventando uno dei punti di forza del calcio estone. A Viktor Levada il merito di aver avuto l'intuizione di fondare un club da zero, discostandosi di netto dalla sua attività principale, ovvero essere a capo di un'azienda metallurgica: ''Il Levadia è stato una folgorazione. Di punto in bianco ho avuto l'illuminazione ed ho portato avanti questo progetto dal primo giorno in cui ho deciso che sarebbe nato un nuovo club calcistico". Parole a firma Viktor Levada, per lui il Levadia è una creatura da accudire e rendere forte.
E ci è riuscito. Sin da subito, considerando che dopo il primo anno di FC Levadia Maardu, frutto della fusione con l'Olumpia Maardu, la squadra ha subito ottenuto la promozione in massima serie. Finita qui, penserete. Niente affatto, perchè è ora che inizia il bello. Alla prima stagione in Meistriliiga ( la massima serie di calcio estone ) vince tutto ciò che si può vincere: campionato, coppa e supercoppa nazionale, ripetendosi l'anno successivo che tra l'altro vedrà anche il debutto in Champions League con il superamento di un turno preliminare.
Il Levadia continuerà a rendere dura la vita al Flora anche nelle stagioni successive. Un testa a testa che animerà i campionati ogni singolo anno. Il motivo? Tra gli appassionati di calcio estone la frase più ricorrente sarà "allora non esiste solo il Flora". Ben detto, e le cose non cambieranno anche quando il club nel 2004 cambierà per la seconda volta denominazione trasformandosi in FC Levadia Tallinn e spostando la sede nell'omonima città.
"Non mi aspetto un calo per via dello scombussolamento che ha portato questo cambiamento. Ho fiducia nei miei ragazzi", così alla vigilia di una nuova stagione l'allora allenatore Franco Pancheri, italiano e con un passato nell'Inter a cavallo tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli ottanta.
Non aveva però ragione al cento per cento. Pancheri resterà in panchina nove partite in una stagione che vedrà il Levadia chiudere la stagione al terzo posto. Nei quattro anni successivi però arriva il riscatto: quattro titoli consecutivi e palmarès sempre più ricco.
Nel dicembre del 2017 nasce il FCI Levadia Tallinn, grazie alla fusione con l'FCI Tallinn. Ancora vittorie, ancora battaglie con i cugini del Flora anche se il titolo manca ormai dal 2014. Chissà che non possa essere questo l'anno giusto, dato che il Levadia Tallin è primo in classifica con un vantaggio di dieci punti sul Flora, prima della divisione in due della graduatoria tra chi lotterà per il titolo e chi invece dovrà vedersela con lo spettro della retrocessione.
Levadia che ha deciso di puntare sull'usato sicuro, su gente d'esperienza pronta a dare il proprio contributo sin da subito. Ecco perchè, scorrendo l'elenco della rosa degli estoni, spunta Maximiliano Uggè. Classe 90, italianissimo di Treviglio e tifoso dell'Atalanta. Difensore cenrtrale che in Estonia ha trovato la sua isola felice. Dallo scorso giugno è un giocatore del Levadia, anche se per lui il campionato estone non è per nulla un mistero. Dopo le giovanili dell'Inter e presenze in C con Monza, Gubbio e Gozzano, Uggè vola in Estonia. Con la maglia del Kalju Nõmme vince il campionato nel 2018, l'anno successivo anche la supercoppa nazionale. Al Levadia potrebbe arrivare un altro trionfo, per una squadra cha ha da sempre per il "made in Italy" un occhio di riguardo.
A cura di Carmine Rossi