Il PSG perde per la prima volta dopo 24 partite in stagione contro il Lens, squadra che ormai etichettare come rivelazione è riduttivo (QUI i "segreti" di Haise). Gli uomini di Haise hanno interpretato al meglio la partita nel corso dei novanta minuti, pressando ad alta intensità Mbappé e compagni e impedendo la costruzione "pulita" della manovra. Risultato? Un 3-1 che non lascia storia, soprattutto per quanto visto in campo nel corso dei novanta minuti in campo.
Il fattore casa per il Lens, le assenze (pesanti) nel tridente e un'altissima intensità dal 1' al 90' della squadra di Haise: le cause del crollo del PSG sono diverse.
Il fattore "Bollaert-Delelis"
Se il Lens è oggi al secondo posto in classifica, lo deve anche e soprattutto al proprio rendimento in casa. Nessuno infatti da inizio stagione è riuscito ad ottenere punti al "Bollaert-Delelis", stadio di casa per Fofana e compagni. Nove vittorie su nove, ventuno gol segnati e soltanto sette subiti. Il Lens ha sconfitto il Lione, il Rennes e adesso anche il PSG. Ma se quest'anno il "Bollaert-Delelis" è un problema per tutte le squadre, per il club parigino non è una novità.
Dal 2020/21 infatti - da quando il Lens è tornato in Ligue 1 - il Paris Saint-Germain non ha mai vinto in quel campo. Sia con Tuchel, che con Pochettino e adesso con Galtier, il club parigino non è mai riuscito a ottenere i tre punti: due sconfitte e un pareggio il bilancio fin qui. La prima sconfitta risale al settembre del 2020, quando finì 1-0 in favore del Lens. Nella stagione successiva, a dicembre 2021, il PSG riuscì a pareggiare al 91' con Wijnaldum, mentre ieri è arrivato un secco 3-1. Una sconfitta che con molta probabilità fa riflettere più delle altre.
Le assenze nel tridente
Che il PSG abbia una rosa e nello specifico un reparto offensivo ricchissimo di qualità, non è una novità. Che però la squadra di Galtier va in difficoltà quando manca parte del tridente (Messi-Mbappé-Neymar), è un dato di fatto. La dimostrazione è arrivata anche e soprattutto ieri, quando con Neymar squalificato e Messi ancora a riposo dopo il Mondiale, il tridente formato da Mbappé, Ekitike e Soler non è riuscito a dare imprevedibilità alle azioni parigine e grosse preoccupazioni alla difesa del Lens.
In stagione era comunque già successo un'altra volta e anche in quell'occasione il PSG non aveva ottenuto i tre punti. Era l'8 ottobre, l'avversario era il Reims e la partita finì 0-0. Anche in quella partita mancavano nel tridente i due sudamericani, anche se Neymar giocò mezz'ora nel secondo tempo seppur non in perfette condizioni.
Lens "ad alta intensità", PSG in difficoltà: il film del match
Una delle chiavi della sfida è stata senza dubbio l'altissima intensità mantenuta per gran parte dei novanta minuti dal Lens. Il copione della sfida è stato chiaro sin dall'inizio: la squadra di Haise ad attaccare alta, il PSG in grande difficoltà nella costruzione della manovra. Non è stato un match a senso unico, perché il club parigino ha anche avuto qualche occasione per passare in vantaggio dopo l'1-1, ma alla lunga l'atteggiamento propositivo del Lens ha fatto la differenza.
L'immagine-simbolo è il terzo gol di Claude-Maurice: inizia il secondo tempo e Haise spinge i suoi al pressing ultraoffensivo, impedendo una costruzione "pulita" al PSG. Fofana attacca Fabian Ruiz fino al limite dell'area di rigore, l'ex Napoli perde il pallone, Openda serve con il tacco Claude-Maurice, che non sbaglia e fa 3-1. Gol frutto del pressing alto, con il centrocampo parigino per l'ennesima volta in difficoltà nel corso del match.
Da lì una timida reazione del PSG, "costretto" a sbilanciarsi per cercare di riaprire la sfida. La difesa del Lens ha però sempre tenuto botta e la partita è terminata con il punteggio di 3-1. Il PSG cade per la prima volta in stagione, mentre il Lens continua a stupire. Sorpresa, rivelazione e lì "per caso"? No, i ragazzi "terribili" di Haise hanno dimostrato di essere una realtà con un'identità ben precisa. Anche contro gli "alieni".