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Data: 18/07/2016 -

Leicester, Ranieri: "L'obiettivo è la salvezza e magari una coppa. Vardy? Scelta alla Gigi Riva"

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"Volere è potere": il Leicester ci riproverà? Forse, ma senza proclami, anzi... Dopo il fantastico trionfo in Premier League della passata stagione, Claudio Ranieri placa subito gli entusiasmi. Obiettivo stagionale mantenere la categoria e magari alzare qualche coppa. Difficile che sia la Champions, ma proprio l'allenatore romano ha insegnato che nel calcio nulla è impossibile. D'altronde sono rimasti quasi tutti gli "eroi" della scorsa stagione, tranne Kanté, che ha scelto il Chelsea.

"Il concetto base è quello di ripartire da zero" - dichiara Ranieri nel corso di una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport - "Abbiamo vinto il titolo, è stato bello e fantastico, abbiamo compiuto un’impresa forse irripetibile, ma ora si volta pagina. L’obiettivo di partenza è la soglia dei quaranta punti per salvarsi. Poi, una volta centrato il traguardo, alzeremo l’asticella. Arrivare tra le prime dieci. L’Europa League. Un posto in Champions. E magari conquistare un trofeo tra i cinque che in cui giocheremo: Supercoppa, campionato, FA Cup, Coppa di Lega e Champions. La scaletta è questa. Passo dopo passo".

Jamie Vardy, nonostante le premesse di inizio estate, è ancor in rosa: "Ha dato un segnale a tutti. Poteva andare all’Arsenal, guadagnare di più e sfruttare l’ultima chance di approdare in un club di valore mondiale. Ha preferito invece restare a Leicester e la sua mi pare una scelta alla Gigi Riva. Vardy va ringraziato. Kanté? Perdere una pedina importante ci può stare. Io speravo che restassero tutti e ascoltassero il mio consiglio: viviamo tutti insieme l’avventura della Champions, poi dalla prossima estate ognuno libero di fare scelte diverse. Mi rendo però conto che il richiamo di un club come il Chelsea non possa lasciarti indifferente. Mahrez in Austria l’ho visto tranquillo". L'anno prossimo ci sarà un derby tutto italiano con Antonio Conte: "Antonio e il Chelsea sono fatti per piacersi. Devono conoscersi bene e non lasciarsi spiazzare da inevitabili differenze culturali, ma se a Cobham lo seguiranno, vedremo un Chelsea modello Italia. A Londra si divertiranno. Mourinho? Può diventare il nuovo Ferguson. Non resterà a Manchester ventisei anni, ma darà la sua impronta".

Ranieri avrà altri quattro "spaghetti match" con  Guidolin e Mazzarri, e magari nelle coppe potrebbe incrociare Roberto Di Matteo e il suo Aston Villa: "La nostra scuola deve essere orgogliosa di questo riconoscimento. Io, Trapattoni, Mancini, Di Matteo e Vialli abbiamo aperto una strada nel mondo. Il nostro limite era la difficoltà nel mettere il naso fuori dai confini. Abbiamo rotto un tabù. Per Conte sarà importante la disponibilità dell’ambiente. Devono seguirlo con fede e sono convinto che sarà così. Per Guidolin vale lo stesso discorso di Klopp: ha il vantaggio di aver rotto il ghiaccio e in Galles c’è l’euforia per lo splendido europeo della nazionale. Mazzarri ha la forza di una struttura italiana alle spalle: il Watford è una realtà consolidata e la famiglia Pozzo governa il club dal 2013".

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