L'estate sta finendo e un anno se ne va. Così Righeira, 31 anni fa. Ma per un anno che se ne va, uno calcistico é già dietro l'angolo. Dopo un'estate travagliata, anche il Foggia riparte: via De Zerbi, dentro Stroppa. Un ferragosto anomalo a due settimane dal via del campionato che allo Zaccheria é ripartito proprio oggi: avversario di turno la Fidelis Andria di Giancarlo Favarin, tornato in Puglia dopo aver vinto il campionato a Venezia in Serie D. Finisce 2-1 per i rossoneri, dopo un primo tempo avaro di emozioni e un secondo tempo accesissimo.
Si gioca a porte chiuse e il Foggia forse ne risente: rossoneri un pochino frastornati, complice la compattezza dei biancoblu di Favarin - 58 anni ieri - che gestiscono senza troppi patemi il palleggio sterile del Foggia. Poi nel secondo tempo, Riverola si guadagna un rigore e Sarno trasforma e festeggia davanti a sua moglie e il suo figlioletto. Gioia effimera: capovolgimento di fronte, batti e ribatti e Onescu - quattro reti l'anno scorso - fa un 1-1 con un dolcissimo piattone destro. Foggia contratto, Andria sciolto ma poi dal nulla, il neo entrato Quinto pesca Angelo in area, che, a sua volta, trova Padovan a centro area: é 2-1, con l'ex Juve che interrompe un digiuno che durava da Dicembre.
Partita nervosa, parapiglia ovunque e nel mezzo anche un'espulsione: Allegrini si fa cacciare per un fallo di reazione su Riverola e Andria che chiude in 10. Termina cosi con il Foggia di Stroppa che vince la prima partita della stagione, rispondendo a Catania, Lecce e Cosenza. Applausi anche per l'Andria, sconfitto ma senza troppi demeriti. Da segnalare a fine partita l'abbraccio dei rossoneri al proprio allenatore: un segnale importante di chi vuol ripartire alla grande.