Le lancette hanno smesso di rincorrersi, il tempo ha ripreso a scorrere più lentamente, la tanto attesa ora X è ormai scoccata da un po'. La finestra invernale di calciomercato si è chiusa ieri sera alle 23. Un mese di trattative, tra speranze, illusioni e possibili delusioni. Tanti i calciatori pronti a disfare le valigie e ad esaltarsi nei club che hanno puntato su di loro in questa sessione. Anche nel Girone C di Lega Pro, dove non sono mancati veri e propri colpi di mercato arricchiti da curiosi retroscena. Adesso la parola passa al campo: chi riuscirà ad incidere di più con la maglia della sua nuova squadra? I contendenti sono tanti. Ognuno con le sue motivazioni, ognuno con la sua storia.
Come quella di Matteo Di Piazza, contattato per la prima volta in estate su WhatsApp dal direttore generale del Foggia Beppe Colucci. Già allora l'attaccante siciliano era nel mirino dei rossoneri. L'occasione si fa ghiotta quando lo scorso 31 agosto il Vicenza ad un'ora dal gong si butta su Acquafresca per dare il via libera alla cessione di Di Piazza. Salta tutto, sul più bello. Sei mesi dopo la storia non si ripete. Nel mezzo, qualche like su Instagram con tanto di follow alle pagine dei tifosi rossoneri. Galano, suo compagno di squadra a Vicenza, si riscopre intermediario di mercato e fa il gioco del Foggia. Il resto lo fanno direttamente il direttore sportivo Di Bari e il presidente Fedele Sannella, in blitz proprio a Vicenza. Il cerchio si chiude e Stroppa può finalmente avere in squadra il suo attaccante: é Matteo Di Piazza, con la maglia numero 9 sulle spalle.
Dalla 9 rossonera alla 33 gialloblu, anche la Juve Stabia ha piazzato il colpo in avanti: dalla Virtus Entella i campani hanno prelevato Aniello Cutolo. Come il numero di maglia, 33 anche gli anni: l'attaccante scende di categoria dopo aver fatto la fortuna di tante piazze in Serie B. Oltre che dal punto di vista tecnico e tattico, con le giocate alle quali ha abituato i suoi tifosi Cutolo potrà essere fondamentale per la squadra di Fontana anche sul piano psicologico: rappresenta infatti un innesto di esperienza per 'alzare l'asticella' e accrescere la fiducia dei compagni nei mezzi della squadra. Colpi di genio e personalità al servizio della Juve Stabia.
Le avversarie si rinforzano in attacco, ma il Lecce, forte di Sasà Caturano, punta il mirino qualche metro più indietro, nel cuore del centrocampo: Arrigoni, arrivato in estate dal Cosenza, sembra non essersi ambientato e la società decide di metterlo sul mercato. Parte così la caccia al mediano, al mix perfetto tra forza fisica e tecnica che dia sostanza in mezzo al campo. Passano pochi giorni ed ecco l'ufficialità: Costa Ferreira, centrocampista classe '91 in scadenza con la Virtus Entella, ha firmato per la società giallorossa. Un'occasione che il d.s. Meluso non poteva lasciarsi sfuggire. 14 gol nel 2013-2014 a Messina e tanta tecnica e duttilità, che gli permettono di giocare da mezzala, trequartista o ala. Ma non mediano. In quel ruolo, infatti, è stato confermato proprio Arrigoni. Titolare nelle ultime due gare, sta ripagando la fiducia dimostratagli. Chissà che non si riveli lui il "colpo" di gennaio...
Ed è stato un altro centrocampista a tenere col fiato sospeso fino all'ultimo secondo del calciomercato il Catania, tra le mille speranze dei tifosi rossazzurri. Francesco Lodi (che è stato anche molto vicino alla Spal, in Serie B), però, alla fine non è 'tornato a casa': niente risoluzione con l'Udinese per il classe '84, presente ieri sera allo Star Hotel di Milano per provare a trovare una soluzione in extremis. Ciliegina sulla torta che dunque non è arrivata, ma l'allenatore Pino Rigoli - che tra gli altri ha ottenuto anche Marchese, Baldanzeddu e Tavares - di certo non può lamentarsi: blitz di Pietro Lo Monaco e del ds Argurio, accordo trovato negli scorsi giorni e colpo piazzato in attacco. Ecco Demiro Pozzebon, protagonista in questa prima parte di stagione con il Messina: scelta rossazzurra dopo essere stato ad un passo dal Matera capolista, adesso toccherà a lui, a suon di gol, provare a portare il Catania ai playoff nella migliore posizione di classifica possibile.
Di Francesco Calvi, Andrea Candelmo e Matteo D'Aquila