Il pass che permette di accedere alla Serie B sembra essere ormai stato staccato da tempo. Il Cittadella non fa sconti e alla sua prima storica apparizione al 'Moccagatta' di Alessandria, vestito da festa per l'occasione con l'ennesimo sold out stagionale, miete l'ennesima vittima portandosi a 9 vittoria consecutive. "Tosino uno di noi" è il grido che si alza dalla Curva Nord tra la commozione generale prima del fischio d'inizio, in onore di un tifoso mancato in settimana, a cui tutta Alessandria vorrebbe dedicare una storica vittoria che tuttavia non arriva perché il Cittadella si dimostra cinico e spietato.
Prima Lora, poi Chiaretti portano il risultato sul 2-0, sfruttando al massimo le palle gol create e ipotecando la vittoria, ma per scoraggiare il 'Moccagatta', si sa, ci vuole ben altro: infatti, come se nulla fosse successo, continuano gli incoraggiamenti per i 'grigi' che giocano, e anche bene, ma non riescono ad impensierire gli ospiti. Anzi, qualcosa che demoralizza il pubblico di casa ci sarebbe... Ed è l'ennesima sostituzione stagionale ad inizio secondo tempo di Iocolano, il migliore dell'Alessandria per distacco, che lascia il posto ad un Riccardo Bocalon, relegato a sorpresa in panchina.
L'idolo di casa non riesce ad incidere col suo ingresso ed il gol che accorcia le distanze dell'altro neo entrato, Loviso, arrivato al 71' dopo gli applausi per Barbiero e Delle Vedove, ex giocatori grigi scomparsi a cui è stato dedicato uno striscione, non riesce a dare la scossa decisiva per rimontare lo svantaggio, che si mantiene fino 95'. Gregucci, indemoniato a bordo campo nel finale di partita, prova il tutto per tutto non riesce a trovare la chiave giusta per agguantare il pareggio. Il Cittadella con una grande prova di maturità porta a casa 3 punti pesantissimi per la scalata (ormai praticamente archiviata) verso la Serie B; mentre l'Alessandria conferma il periodo difficile che ormai perdura da troppo tempo.
"Meritiamo di più" canta dopo il triplice fischio la Curva Nord, ma successivamente, al saluto della squadra, si lascia andare ad applausi d'incoraggiamento, sperando che servano per conquistare quel secondo posto diventato ormai l'unico obiettivo stagionale. Alberto Trovamala
di Alberto Trovamala
