La brutta caduta in Europa League della Lazio, sconfitta in casa per tre a zero dallo Sparta Praga, non ha demoralizzato oltremodo Stefano Pioli. L’allenatore biancoceleste ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan, facendo mea culpa e spronando i suoi a finire al meglio la stagione: “Cosa ho da rimproverarmi? Con questi risultati un allenatore deve farsi un esame di coscienza. È stata una stagione complicata e potevo fare un lavoro migliore, ma non mi piace gettare la spugna. Ora ci metto la faccia e ho voglia di finire al meglio la stagione. Il prossimo anno? Non è il momento di parlarne, arriverà il momento in cui si tireranno le somme, ma al momento non sto pensando al mio futuro. Vincere domani potrebbe riaprire i discorsi per il sesto posto".
“Il colloquio con Lotito? Il presidente - spiega Pioli - ha manifestato tutta la sua delusione alla squadra ed a me per la partita di giovedì. Così come è giusto che sia. Non penso che i risultati negativi siano dovuti alla mancanza di compattezza all’interno dello spogliatoio. Quando a novembre abbiamo perso tante partite, qualche problemino c'è stato. Il vero problema non è la mancanza di coesione, ma è proprio l'annata partita male, durante la quale ci sono stati tanti infortuni. Ci voleva più attenzione, non abbiamo sfruttato tante occasioni. Io però non mi sento tradito dai miei giocatori, sono tutti professionisti anche se hanno reso al di sotto delle loro possibilità. Giovedì in Europa League c’erano alte aspettative su di noi e la pressione ci ha penalizzato. Contro lo Sparta siamo stati imprecisi nelle due aree: non ci sono scusanti.
Il match contro il Milan? È un avversario che gioca ad alti ritmi, pratica un calcio offensivo e quindi concede spazi. Dovremo sfruttarli e difendere con compattezza. Keità ha avuto un affaticamento al polpaccio, ma credo che sarà disponibile. Konko invece no, mentre tutti gli altri che hanno giocato stanno bene”.