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Data: 08/03/2018 -

UEL | Lazio-Dinamo 2-2, l'insidia arriva dall'Est: lo studente Tsygankov e il vento di Kiev

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Ai tempi dell’Impero Romano il pericolo era sempre lì. Ad Est. E spesso erano i Parti. Roma Caput Mundi con un occhio sempre vigile al limes dell’Oriente. Ermetico, enigmatico, per certi versi anche intrigante. Storie tutte sue, costumi propri. Quel senso di mistero che avvolge un po’ tutte le città. Perché sai che sai che il cielo grigio può nascondere un’insidia. E spesso lo fa.

Stavolta si parla di calcio ma il concetto è sempre lo stesso: occhio all’Est. E al vento che porta con sé. Gelido, pungente, che fa male. Molto male. Come i due schiaffi della Dinamo alla Lazio, 2-2 pesantissimo in chiave ritorno. Come il tacco di Tsygankov, 21enne di talento che studia educazione fisica all’Università. Storia particolare: il padre giocava in porta, lui è nato in Israele e a 12 anni venne scartato dallo Shaktar dopo un provino di due giorni. Bravino nel nuoto, ottimo studente, soprannominato il “rosso” per via dei capelli. E’ il più giovane marcatore europeo della Dinamo Kiev. ’97 come pochi, per gli addetti ai lavori “ha la stessa fame di Shevchenko”. Quattro parole: il futuro della Nazionale. E’ arrivato insieme al vento, è la sua espressione calcistica, ha colpito i ragazzi di Inzaghi con un tocco di fino. Un colpo di stiletto.

Come il destro di Junior Moraes, uno che l’anno scorso è andato a giocare in Cina nel Tianjin di Cannavaro e Pato, spingendosi ancora più ad Est. Nel mistero e fuori dal limes. Oltre il vento. Ha fallito, è tornato, ha risposto presente alla chiamata della Dinamo: 7 gol in Europa League (vice-capocannoniere) e 4 in campionato. Cecchino, più di un fruscio. La Dinamo rimedia un pari e ora aspetta la Lazio nel fortino dell'Olimpico. Che non è quello di Roma, bensì quello di Kyjiv, che tra l’altro si chiama – e si scrive - così in onore di uno dei 4 fratelli che hanno fondato la città. Coincidenze “capitali”. Nessuna sconfitta in casa per gli ucraini, sono imbattuti: 13 vittorie e 5 pareggi. Sono secondi in classifica, non hanno nulla da perdere e in velocità possono far male. Servirà il miglior Immobile, salito a 33 reti in 35 gare, mattatore pure oggi. Servirà il Felipe Anderson visto stasera. Gol, assist ed sms a Simone Inzaghi: “Sa che può contare su di me”. Lo farà Inzaghino, lo farà la Lazio intera. Che stavolta paga l’Est. E il palo di Immobile colpito all’ultimo secondo. Forse l’ha deviato il vento.



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