36 gol nel 2019-2020, la Scarpa d'oro soffiata a Roberto Lewandowski con due reti di vantaggio: l'attaccante della Lazio Ciro Immobile è il terzo italiano a vincere il premio di miglior bomber. Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Immobile non ha nascosto il suo entusiasmo: "Sono orgoglioso di vedere il mio nome tra quello di grandissimi giocatori. Ognuno nel calcio ha il suo momento, il mio è arrivato nella passata stagione. Prossimo obiettivo? Magari vincere un'altra Scarpa d'oro...".
IL PAPA E LA NAZIONALE
"Vengo da una famigliata devota, un mese fa ho avuto un'udienza privata con il Papa. Era felice che avessi tre figli, adora le famiglie numerose. Chissà, magari approfitterò del tanto tempo da trascorrere a casa per avere un altro bambino..."
"Nazionale? Sono ancora a quota 10 gol, è vero: forse ne faccio così tanti nei club, che poi arrivo in azzurro e ho finito la polvere... Scherzi a parte, mi piacerebbe segnare di più. Con Mancini stiamo facendo un lavoro fantastico, la squadra è forte anche se ci sono tanti giovani. All'Europeo possiamo fare bene, i gironi da giocare a Roma saranno uno stimolo in più".
LE ESPERIENZE ALL'ESTERO
"Borussia Dortmund? Arrivare come erede di Lewandowski, così come prendere il posto di Klose alla Lazio, è già impossibile in partenza. Miro e Robert per me sono degli idoli veri e propri, è inutile fare paragoni: ho sempre cercato di costruire un mio percorso di successo. In Germania come in Spagna non ho segnato quanto in Italia, ma in entrambi i casi ho fatto delle esperienze e conosciuto delle culture che mi hanno aiutato a crescere"