E' stata una settimana piuttosto movimentata in casa Fiorentina. Prima le forti polemiche sulla partita vinta contro l'Atalanta, poi la battuta di Allegri a Bernardeschi che ha fatto il giro del web: "Ma a me piace parlare della mia squadra - ha tagliato corto Stefano Pioli in conferenza stampa - non mi interessa commentare ciò che dicono i nostri avversari. Bisogna solo concentrarsi sula nostra crescita che, con le giuste motivazioni, deve essere continua e ambiziosa". E che passerà dalla trasferta di Roma con la Lazio, la terza consecutiva contro una big, dopo quelle con Napoli e Inter: "Ancora zero vittorie lontano dal Franchi? Le nostre prestazioni sono state comunque importanti contro squadre forti. Bisogna lavorare sulla continuità, sulla capacità di rimanere in partita per 95'. Ogni pallone è determinante, non bisogna mai staccare la spina".
Già, la Lazio: "Una squadra forte, che dopo gli ultimi risultati sarà cattivo e determinato". Una squadra che è parte del suo passato: "Nella mia Lazio c'erano giocatori di grande esperienza, per questo era una situazione totalmente diversa dalla Fiorentina di ora. Il nostro percorso è diverso, ma abbiamo comunque qualità. Bisogna procedere scalino per scalino". Dall'altra parte ci sarà l'amico Inzaghi: "Con Simone ho un ottimo rapporto - ha raccontato Pioli - è un ragazzo molto intelligente e si sta confermando un bravo allenatore. So quanto pesa perdere un derby a Roma, in più è arrivata la sconfitta anche in Europa. Per questo troveremo una squadra dura, cattiva, che dovremo affrontare stando alti per avere le nostre possibilità".
Poi spazio ai protagonisti, a partire dal grande ex Badelj, al quale Pioli consegnò la fascia da capitano dopo la scomparsa di Astori: "E' stato un punto di riferimento per me e per la squadra dopo la tragedia. Gli ho voluto bene, credo di avergli lasciato qualcosa, così come lui ha dato qualcosa a me. Ho provato a trattenerlo, mi sarebbe piaciuto se avesse fatto scelte diverse". Nella sua viola sarebbe potuto esserci anche Milinkovic Savic, che tre estati fa però scelse Roma: "E' un ottimo giocatore ma la Lazio non è solo lui".
Poi le pedine del suo attacco, cominciando da Chiesa, travolto dalle tante polemiche per il rigore conquistato contro l'Atalanta: "L'ho visto sereno e motivato. Ci sta dando tanto, deve continuare così senza mai fermarsi". Poi Pjaca e Simeone: "Marko è in buone condizioni, si sta allenando bene. Mi piacerebbe vederlo più entusiasta, più sfacciato. Deve provare la giocata senza avere la paura di sbagliare o l'esigenza di dover dimostrare qualcosa a qualcuno. Simeone non fa gol? Le sue caratteristiche sono il movimento, la forza e la generosità. Gli chiedo di non cambiarle, perché non ho mai valutato un attaccante per il numero di reti fatte. So che per lui segnare è importante, ma questo non deve essere fonte di nervosismo. Deve sfruttare al meglio le sue caratteristiche, perché ci permette di giocare in un certo modo".
Probabile formazione
Non dovrebbe cambiare nulla Stefano Pioli rispetto all'ultima partita con l'Atalanta e, in generale, a questa prima parte di campionato. Solito 4-3-3, con Lafont titolare indiscusso fra i pali. Sugli esterni della linea difensiva i soliti Biraghi a sinistra e Milenkovic a destra, al centro Vitor Hugo e il capitano Pezzella. A centrocampo qualche dubbio su chi rimarrà fuori, ma questa sorte dovrebbe toccare nuovamente ad Edimilson. In regia spazio all'immancabile Veretout, ai suoi fianchi agiranno Gerson e Benassi (che pare aver recuperato dall'infortunio patito nell'ultimo turno di campionato).
Out dai convocati Mirallas per un problema alla caviglia che lo ha costretto a non allenarsi. In avanti, quindi, spazio ai soliti tre: Pjaca a sinistra (leggermente insediato da Eysseric), Simeone al centro e Chiesa a destra.
FIORENTINA (4-3-3) Lafont; Milenkovic, Vitor Hugo, Pezzella, Biraghi; Benassi, Veretout, Gerson; Chiesa, Simeone, Pjaca. All. Pioli