Le due facce di Lazio e Atalanta: luci e ombre verso la Champions
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Data: 19/10/2019 -

Le due facce di Lazio e Atalanta: luci e ombre verso la Champions

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All’intervallo c’erano solo fischi e teste basse. Una sfilata di malumore finita negli spogliatoi, dove Inzaghi deve aver fatto un bel lavoro per risollevare una Lazio spacciata. Perché per 45 minuti in campo c’è stata solo l’Atalanta, prima protagonista di una sfida a due facce. Un tempo per uno, in palio già un assaggio di Champions.  

Luci e ombre all’Olimpico, per un remake della finale di Coppia Italia di pochi mesi fa ha messo in scena due squadre ancora protagoniste. Vedi il primo tempo e pensi a una goleada. Inevitabile visti i precedenti della Lazio: la squadra biancoceleste non chiudeva con un passivo di 3 gol in casa dal 10 marzo 2002: Lazio 1, Roma 5, con dedica di Totti a Ilary. 

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Interpreti diversi, ma il copione sembrava lo stesso. Anche con l’assenza di Zapata, uno dei protagonisti più attesi. Corsa, rapidità, idee. L’Atalanta di Gasperini era sempre la stessa, ai gol ci ha pensato Muriel. Il colombiano ne ha fatti due, confermandosi talento indiscusso alla ricerca della completa maturazione. Il terzo siglato dal Papu Gomez, che sembrava aver messo ancora una volta fine alle ambizioni europee di una Lazio assente. 

Il torpore biancoceleste è stato scosso solo dalla bordata di fischi piovuti dagli spalti, al resto deve aver pensato un Inzaghi furioso: “Li avrei levati tutti, ma ho deciso per Parolo e Marusic per dare un’impronta più aggressiva”. Scelta azzeccata, perché la Lazio scesa in campo nel secondo tempo era un’altra. Più convinta, soprattutto più cattiva.  

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Il recupero lampo è stato siglato dai soliti Immobile e Correa: uno su rigore, l’altro con un’azione da Playstation. Serpentina in area botta all’incrocio. Uno-due nel giro di 41 secondi, poi in campo ci ha provato soprattutto la Lazio. La rimonta record l’ha siglata ancora Ciro, al nono gol stagionale. Dal 1950 i biancocelesti non recuperavano uno 0-3 nel primo tempo. La luce si è accesa al 45’, quando si è spenta quella dell’Atalanta. La strada verso la Champions è ancora luminosa, ma attenzione ai cali di tensione. 

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