"Vi presento il nuovo Giaccherini. Si chiama Federico Di Francesco, in serie B è solo di passaggio". Quando Luca Leone si sbilancia bisogna ascoltare e prendere appunti. Carta e penna, il curriculum del giovane ds parla chiaro. I talenti li vede prima degli altri. La lista è lunga. Gavetta e trampolino di lancio, poi la serie A. Falcinelli, Sepe, Pavoletti e Monachello. Se il poker non vi basta, ecco un altro tris d'assi: Buchel dell'Empoli, Conti dell'Atalanta e Leali del Frosinone. Tutti hanno una caratteristica in comune: prima del grande salto hanno indossato la maglia rossonera. Qualcuno lo chiama rischio, nel laboratorio Lanciano è la mission di tutti i giorni: valorizzare i giovani. Per la serie ‘saranno famosi’, la nuova proposta è un ventunenne ricco di colpi e talento. Segni particolari: umile, giovane, figlio d’arte. Attaccante moderno, esterno offensivo: uno di quelli che mette il turbo, sgomma e lascia il segno. Papà Eusebio allena il Sassuolo, Federico è cresciuto a pane e pallone. Il paragone con Giaccherini riassume nel modo migliore questo ragazzino terribile che ha già segnato sei reti in campionato e stregato Gigi Di Biagio, ct della nazionale Under 21. E non ditelo troppo in giro che a Lanciano è arrivato a parametro zero ed ora ha già un valore di mercato con cifre a sei zeri. Qualche dirigente del piano di sopra potrebbe arrossire.
“Di Francesco – rivela il ds del Lanciano, Luca Leone, in esclusiva a GianlucaDiMarzio.com – è un giocatore di grande prospettiva. Ha delle caratteristiche tecniche uniche nel suo genere. Ha già segnato in tutti i modi: di testa, di tacco, di destro, di sinistro, da fuori area. Uno così è destinato a fare cose importanti. Quando parte senza palla, negli spazi, diventa devastante. Ha dei movimenti micidiali, fa gol, si inserisce con dei tempi di gioco perfetti. Perchè dico che somiglia a Giaccherini? Perche mi ricorda quel giocatore che in B a Cesena incantava tutti gli addetti ai lavori. Tatticamente sono entrambi molto duttili, ma soprattutto determinanti. Determinanti in zona gol e nelle giocate. Nella velocità, nella rapidità d'esecuzione".
"Federico ha voglia di imparare, di migliorarsi sempre. Sa bene che la crescita passa sempre da allenamenti fatti bene, con impegno e intensità - continua Leone - E’ molto professionale in ogni momento della sua attività quotidiana. Lo scorso anno l’ho seguito tutto il campionato. Giocava nella Cremonese, ma era di proprietà del Parma. Quando il Parma è fallito siamo entrati in azione. Adesso è un nostro giocatore: con orgoglio e felicità possiamo dire di aver fatto una scelta giusta, in linea con la nostra strategia”. Futuro a colori per il baby Di Francesco. In agenda due impegni cerchiati in rosso. La maglia azzurra, a breve arriverà la chiamata dell’under 21, e la salvezza con il Lanciano. Doppio aperitivo prima di un’estate che si preannuncia calda. La Serie A lo sta monitorando con attenzione. Sondaggi, timidi approcci, semplici contatti. Qualcosa si muove: altro che sogno, il salto di categoria sembra un inevitabile destino. “Siamo consapevoli – spiega Leone – che Di Francesco è un giocatore in evidente crescita. A questa crescita si abbina anche la normale considerazione di club di massima serie. Per ora non c’è nulla di concreto. Ma sappiamo che le ultime prestazioni di Federico hanno creato interesse e curiosità. Siamo felici di questo, ma adesso il nostro obiettivo è solo ed esclusivamente la salvezza. Del mercato parleremo soltanto in futuro”. La famiglia Maio, intanto, sorride. La plusvalenza è dietro l’angolo.